Con la dieta vegana, maggior rischio di nascite pretermine

L’alimentazione della madre influisce sulla “sorte” del feto: non solo sul peso, come sempre saputo, ma anche sulla data della nascita che potrebbe avvenire prima del compimento della 37a settimana. Se cibi troppo zuccherini possono portare malattie al nascituro, è stato scoperto che una dieta troppo povera di cibi da fonti animali può aumentare il rischio di nascite pretermine.

L’allarme è diretto in particolar modo a quelle mamme che seguono una dieta vegana (e in parte alle madri vegetariane) se non integrano a ciò che mangiano (frutta, verdura e legumi) anche la vitamina B12, un nutriente essenziale dell’alimentazione umana presente in forma biologicamente attiva nelle carni, nei latticini e nelle uova. Il veganismo è un movimento etico e filosofico “antispecista” fondato sul rifiuto di ogni prodotto (nonché sull’astensione da ogni pratica) che sia legato a qualunque forma volontaria di sfruttamento degli animali.

Che la carenza della vitamina B12 possa portare ad un maggiore rischio di nascita del bambino pretermine, lo evidenzia la ricerca guidata da Tormod Rogne, dell’Akershus University Hospital, in Norvegia, pubblicata su American Journal of Epidemiology.

La ricerca ha monitorato oltre 11mila gravidanze (per la precisione: 11.216) in 11 Paesi della Ue. “Abbiamo rilevato che la carenza di questa vitamina è stata associata con un 21 per cento in più di rischio di parto prematuro”, ha detto Rogne.

“I vegani – ha spiegato Vibeke Videm, della Norwegian University of Science and Technology – non mangiano tutti gli alimenti di origine animale e possono quindi diventare carenti di vitamina B12 se non prendono integratori; questa stessa carenza – sottolinea – non è comune nei vegetariani che consumano latticini o uova, perché possono facilmente soddisfare le dosi raccomandate attraverso questi alimenti”.

Per superare il problema, gli esperti danno alcuni consigli alimentari. Secondo Videm, al di fuori della gravidanza è sufficiente una combinazione di 30 centilitri di latte e 50-75 grammi di formaggio (5-8 fette); volendo, il formaggio può essere sostituito con quattro cucchiai di ricotta. Ma in gestazione, ai sopra citati elementi, è bene aggiungere un bicchiere di latte (20-25cl), 3-4 fette extra di formaggio o una buona porzione di yogurt.

Oltre ai vegani, evince lo studio, la carenza di vitamina B12 può essere dovuta – per ovvi motivi – a malnutrizione. Niente scelte filosofiche alla base di questa carenza vitaminica che, purtroppo, è causata solo dalla povertà.