Germania, Die Welt choc: “La mafia aspetta i soldi di Bruxelles”

La testata tedesca invita Angela Merkel a pensar bene a cedere sugli Eurobond, ma la frase solleva la Farnesina. Di Maio: "Inaccettabile, Berlino si dissoci"

Non c’è solo la questione Eurobond a scavare un solco fra le pressioni di buona parte dell’Eurogruppo e i cosiddetti “Falchi del Nord”. O meglio, non in senso stretto, o comunque economico del tema. Il nuovo scontro si consuma nelle ore in cui Conte, via Bbc, lancia l’ennesimo appello alla solidarietà europea e lo Spiegel dà del “gretto e vigliacco” all’atteggiamento di Berlino rispetto alle richieste degli altri Paesi. E il rischio, a meno di clamorose retromarce, è che la frattura sia di quelle da far paura. A gettare sale sulla ferita del diniego tedesco alla misura dei cosiddetti Coronabond è il Die Welt, il quale insinua che ad aspettare i soldi di Bruxelles sarebbe la mafia. Un’affermazione choc, che ha fatto saltare dalla sedia quella parte di Europa che a quella misura guarda come una possibile soluzione per porre rimedio all’emorragia economica portata dal Covid-19.

L’affermazione

Secondo l’articolo in questione, che contiene anche un esplicito appello ad Angela Merkel affinché non ceda alle richieste della parte di Eurogruppo a guida Italia-Francia, “la solidarietà è una importante categoria dell’Europa” ma “la sovranità nazionale nei confronti degli elettori è centrale”. L’invito è a considerare la via della solidarietà reciproca senza dimenticare di imporre i giusti limiti e controlli. Secondo il Die Welt, e qui arriva l’affermazione incriminata, “dovrebbe essere chiaro che in Italia – dove la mafia è forte e sta adesso aspettando i nuovi finanziamenti a pioggia di Bruxelles – i fondi dovrebbero essere versati soltanto per il sistema sanitario e non per il sistema sociale e fiscale”. Inoltre, terzo “avviso”, anche in tal caso “gli italiani devono essere controllati da Bruxelles e usare i fondi in modo conforme alle regole”.

La replica

In sostanza, un appello affinché “anche nella crisi del coronavirus“, restino validi “i principi fondamentali” che animano l’Unione europea, paradossalmente accusata proprio in questo momento di venirne meno. E questo in virtù della politica ostruzionista, sul tema Eurobond, di Paesi come Germania e Paesi Bassi. E, a tali affermazioni, era inevitabile una risposta a tono. Dall’Italia arriva per voce del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha definito quanto scritto dal Die Welt “un’affermazione vergognosa e inaccettabile“, augurandosi che “il governo tedesco ne prenda le distanze. L’Italia piange oggi le vittime del Coronavirus, ma ha pianto e piange le vittime della mafia. Non è per fare polemica ma non accetto che in questo momento si facciano considerazioni del genere”. Del resto, visti i toni dello Spiegel, anche in Germania la questione sembra tutt’altro che a senso unico.