Ucciso Esmond Martin, l'avversario dei trafficanti d'avorio

Non è ancora chiaro cosa sia accaduto a Nairobi, nell'abitazione di Esmond Bradley Martin, americano 75enne e fra i principali investigatori impegnati nel contrasto del commercio illegale di avorio: l'ex agente Onu è stato trovato privo di vita all'interno della sua abitazione di Nairobi, ucciso da un'unica coltellata al collo, in quella che le Forze dell'ordine locali hanno descritto come una rapina finita nel sangue. Per anni, Bradley ha lavorato sotto copertura, infiltrandosi nel mondo occulto dei trafficanti e combattendo in prima linea il commercio di zanne di elefante e rinoceronte, viaggiando in tutto il mondo e svolgendo un preziosissimo lavoro di sensibilizzazione in molti Paesi, fra i quali la Cina. Il geografo era appena rientrato da un viaggio in Myanmar, dove stava svolgendo attività di ricerca: al momento del suo assassinio, stava a quanto pare stilando il rapporto della sua missione nel Sud-Est asiatico.

L'attività contro i criminali

In Kenya, Martin ci era arrivato negli anni 70, iniziando sul campo la sua attività di contrasto ai trafficanti, svelando i dettagli del mercato nero sulle imbarcazoni a vela e aprendo a nuove indagini sull'acquisto di avorio in Cina, Paese nel quale il commercio di tale materiale fu vietato negli anni 90, in Paesi come il Vietnam e il Myanmar. Durante la sua attività, il geografo si era calato appieno nella realtà dei bracconieri, partecipando in incognito a riunioni, incontri e compravendite, fingendosi un facoltoso compratore interessato allo smercio dell'avorio: “Esmond era un'autorità mondiale sul traffico di avorio e corni di rinoceronte – ha scritto su Twitter Paula Kahumbu, ecologa kenyana esperta di elefanti e Ceo di Wildlife Direct, ricordando che Martin -. Era in prima linea per portare allo scoperto il traffico di avorio negli Usa, in Congo, Nigeria, Angola, Cina, Hong Kong, Vietnam, Laos e più di recente in Myanmar”.

Martin come Lotter

Un'attività, quella di Martin, che lo aveva portato a inimicarsi non poche persone nell'ambiente dei contrabbandieri, dei quali aveva svelato uno dei principali canali di smercio, con destinazione Yemen. Il suo lavoro, inoltre, si era affiancato a quello svolto da Wayne Lotter, conservazionista sudafricano autore di una delle più importanti attività di intelligence contro i trafficanti, ucciso appena cinque mesi fa da alcuni ignoti killer, i quali hanno agito nottetempo. Le indagini svolte non portarono a svelare l'identità degli assassini, così come non sono ancora stati identificati quelli di Martin. Quel che è certo è che la lotta al mercato nero, in poco tempo, ha subito due gravissime perdite: le quali, però, non hanno impedito al loro fondamentale operato di assestare durissimi colpi a uno dei commerci più sporchi e criminali del sud del mondo.