Pil, la risposta del governo a Bruxelles: taglieremo ancora il deficit

Un pacchetto di misure per ridurre il deficit di 0,3 punti percentuali in modo strutturale entro il 2015: è questo il contenuto della lettera inviata dal governo italiano al vice presidente della Commissione Ue Jyrki Katainen. Le novità annunciate dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan valgono 4,5 miliardi di euro: 3,3 miliardi saranno presi dal fondo per la riduzione delle tasse, 0,5 miliardi dai fondi per i cofinanziamenti Ue, 0,73 miliardi da un’estensione del regime del reverse charge Iva. Si dovrà evitare, in ogni caso, il quarto anno di recessione.

“Il Pil dell’Italia è calato di oltre il 9% rispetto al livello del 2008- ha spiegato Padoan – l’economia è ora al terzo anno di recessione ed ha un serio rischio di stagnazione e deflazione. Un quarto anno di recessione deve essere evitato in ogni modo”. Il gap della capacità produttiva dell’Italia, si klegge nel testo, “rimarrà estremamente ampio nel 2014 rispetto ai suoi livelli storici e non diminuirà nel 2015”. E’ per questo che il governo italiano ha deciso di posporre il raggiungimento dell’obiettivo di medio termine al 2017, “a causa di una tale inusuale stretta delle condizioni economiche che, almeno per il 2014 e 2015, devono essere giudicate come circostanze eccezionali”.

L’Italia, ha precisato il titolare del Tesoro, mantiene i conti “sotto controllo”, con il rapporto deficit/pil sotto il 3% nel 2015, e corregge il deficit strutturale di 3 decimi, “finanziando simultaneamente lo sforzo straordinario per effettuare quelle riforme strutturali lungamente attese, che presentano costi aggiuntivi nel breve periodo”.

Si va avanti con il taglio del debito attraverso la cessione di rami dell’economia pubblica: “Anche grazie all’ambizioso piano di privatizzazioni pari a una media annua dello 0,7% del Pil”, hanno spiegato i leader italiani nel testo, il governo assicura all’Europa che il debito del Paese si trova su un “su percorso al ribasso”. Padoan precisa poi che “alcuni ritardi, dovuti a condizioni avverse del mercato, saranno riassorbiti nei prossimi mesi”. Rassicurazioni da parte dell’Italia anche sull’iter delle riforme: “La composizione del bilancio – si legge nel testo della missiva – sosterrà il processo di riforme strutturali, che continuerà con ulteriori aggiustamenti nel mercato del lavoro e nella giustizia civile, attesi all’inizio del prossimo anno”.