LA GRECIA CHIEDE IL CONTO ALLA GERMANIA: 278 MILIARDI COME DANNI DI GUERRA

Tra Grecia e Germania torna la polemica sulla tormentata questione dei danni di guerra perpetrati dai nazisti nel corso della Seconda Guerra mondiale. Il viceministro delle Finanze greco, Dimitris Mardas, ha presentato martedì al parlamento ellenico una stima che si aggira intorno ai 280 miliardi di euro. “Secondo i nostri calcoli – ha spiegato il viceministro – il debito collegato alle riparazioni di guerra è di 278,7 miliardi di euro, compresi 10,3 miliardi per il cosiddetto prestito forzato” fatto ai nazisti. Mardas ha anche spiegato che i dati sono stati forniti dalla ragioneria generale dello Stato.

La disputa era sorta il mese scorso quando il ministro della Giustizia greco, Haralambous Athanasiou, si era dichiarato pronto a dare esecuzione ad una sentenza – vecchia di 15 anni – della Corte Suprema che autorizzava il sequestro di asset tedeschi in Grecia per ripagare le atrocità subite dal 1939 al 1945. Una richiesta di danni che, però, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, quando andò in visita ad Atene qualche mese fa, bocciò senza appello ricordando che la questione era ormai da considerarsi chiusa in base a degli accordi precedentemente firmati da entrambi i governi.

La richiesta di un risarcimento a 70 anni dalla conclusione del secondo conflitto mondiale viene letta da alcuni analisti come un tentativo di rivalsa, da parte della Grecia, per le dure politiche di austerità che Berlino avrebbe imposto al Paese ellenico in cambio degli aiuti stanziati negli ultimi anni, pari a 240 miliardi di euro. Da parte tedesca, la cancelliera Angela Merkel considera la questione dei risarcimenti ormai “politicamente e legalmente risolta”.