KAMIKAZE AL MERCATO: 4 MORTI. UN’ALTRA BAMBINA SACRIFICATA DA BOKO HARAM

Sono almeno 4 le persone rimaste uccise e 20 i feriti in seguito ad una esplosione avvenuta nel cuore di Maiduguri, una città situata nella parte settentrionale della Nigeria. Si tratta anche in questo caso dell’ennesima bambina usata come kamikaze e che avrebbe colpito la folla all’interno di un mercato. Secondo un testimone, la deflagrazione è stata talmente forte da scuotere anche alcuni edifici della zona. L’attentato si colloca a pochi giorni di distanza dall’inizio della serie di attacchi che hanno provocato a Diffa oltre 50 morti e altrettanti feriti.

A sole cinque settimane dalle elezioni presidenziali e legislative in Nigeria, i Boko Haram hanno decisamente accentuato l’ ondata di terrore sugli abitanti del nord-est del Paese, costringendo all’esodo verso i confini di Camerun, Ciad e Niger altre migliaia di persone. La bambina saltata in aria non aveva, secondo fonti di polizia e della Croce Rossa, più di dieci anni. “Il corpo della ragazzina – ha spiegato un agente del luogo – è stato fatto a pezzi. Come fosse stato tagliato in due, la parte superiore è stata trovata a 500 metri di distanza”.

Anche l’orario scelto per compiere la strage è stato studiato appositamente in quanto si tratta di uno dei momenti della giornata in cui il mercato è maggiormente affollato, tra i banchi e i negozietti infatti si aggiravano molte persone, in gran parte donne con i loro bambini. La scorsa estate fu proprio il gruppo terroristico di Boko Haram a dare il via alla presenza di donne negli attacchi kamikaze. Il primo è avvenuto nella città di Gombe a giugno, il mese successivo una bambina di 10 anni era stata bloccata a Katsina con addosso un giubbotto esplosivo. Grazie all’intervento delle autorità la piccola si era salvata e tra le lacrime aveva raccontato di essere stata costretta a indossarlo dai familiari. In soli sei anni di invasione del territorio da parte dei terroristici islamici, sono state uccise oltre 14.000 persone e più di un milione e mezzo ha dovuto abbandonare le proprie abitazioni per fuggire alla ferocia di Boko Haram.