Crolli a Casamicciola, la Procura di Napoli valuta l’inchiesta per disastro colposo

Si staglia l’ombra di un’inchiesta sulle macerie di Casamicciola. A distanza di nemmeno due giorni dal sisma che ha sconvolto la tranquilla estate di Ischia, causando la morte di due persone e il ferimento di altre 39, oltre a 2600 sfollati, gli interrogativi sul disastro provocato da una scossa di grado non così elevato (4.0 il magnitudo momento definitivamente accertato) continuano a essere tanti. Anzi troppi, tanto da spingere la Procura di Napoli a valutare l’apertura di un’indagine contro ignoti per disastro colposo, una delle strade ipotizzate per tentare di far luce sui crolli della piccola frazione dell’isola campana. Nel mirino, in particolare, il fenomeno dell’abusivismo. Nella giornata di ieri, a lasciare più di qualche dubbio sulla regolarità delle costruzioni in oggetto, hanno contribuito anche le parole del capo della Protezione civile, Angelo Borrelli che, in conferenza stampa, aveva parlato di “molte costruzioni che sono realizzate con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente: per questo alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati”.

Borrelli: “Costruzioni con materiali scadenti”

Proprio nel corso della medesima conferenza, durante la quale è stato tracciato il bilancio definitivo della scossa isolana, Borrelli si era soffermato sul presunto legame fra abusivismo e crolli, spiegando che non si tratta di una connessione necessaria, in quanto “può esserci una costruzione abusiva fatta bene e una costruzione che rispetta le norme di legge fatta male”. Il punto, secondo il capo della Protezione civile, è che “bisogna vedere come sono realizzate”. Chiarimenti che andranno a interessare, ovviamente, la palazzina di Casamicciola rasa al suolo dal terremoto e che, crollando, ha provocato una vittima (la 65enne Marilena Romanini, a Ischia in vacanza) e sepolto un’intera famiglia, fortunatamente salvata dall’intervento dei soccorritori.

Casamicciola, verso l’inchiesta

Intervenendo in mattinata ai microfoni di “6 su Radio 1”, il capo della Procura di Napoli, Giovanni Melillo, ha spiegato che l’eventualità di un’indagine si inserisce “nel quadro ordinario delle valutazioni possibili in questo momento”, definito dallo stesso Melillo come “complesso e bisognoso di approfondimenti”. In merito alla presunta connessione fra crolli e speculazione edilizia, il procuratore ha detto che “non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell’edilizia illegale e dell’abusivismo edilizio. A quest’ultimo corrisponde una delle priorità del lavoro della procura della Repubblica di Napoli; un fenomeno che in Campania ha dimensioni straordinariamente gravi e come tale va affrontato”.

La vicinanza di Papa Francesco

Al termine dell’udienza generale del mercoledì, Papa Francesco ha espresso “affettuosa vicinanza a quanti soffrono a causa del terremoto che lunedì sera ha colpito l’Isola di Ischia”. “Preghiamo per i morti, per i feriti – ha aggiunto -, per i rispettivi familiari e per le persone che hanno perso la casa”.