DELITTO SCAZZI, CONFERMATO L’ERGASTOLO PER SABRINA MISSERI E COSIMA SERRANO

E’ durata oltre giorni la camera di consiglio del collegio della Corte d’Appello di Taranto che ha confermato l’ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano per l’omicidio di Sarah Scazzi, l’allora quindicenne uccisa ad Avetrana, in provincia di Taranto, il 26 agosto 2010. E’ stata anche confermata la condanna di primo grado per Michele Misseri, zio di Sarah nonché padre di Sabrina Misseri e marito di Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della vittima. In primo grado le due donne erano state ritenute responsabili del delitto e condannate all’ergastolo.

Il 26 agosto 2010 venne denunciata dalla madre la scomparsa di Sarah Scazzi, una studentessa al secondo anno dell’Istituto alberghiero. La ragazzina era uscita di casa intorno alle 14.30 per raggiungere l’abitazione della cugina Sabrina, ma da quel momento non rispose più al telefono. Al principio le indagini dei carabinieri si concentrarono su una fuga volontaria della ragazza.

Dopo oltre un mese di ricerche, il suo corpo fu trovato dallo zio Michele Misseri che confessò l’omicidio circa una settimana dopo, il 6 ottobre. Il 15 ottobre, durante un interrogatorio, Misseri ammise anche il coinvolgimento della figlia Sabrina che venne arrestata il giorno seguente. Il 26 maggio 2011 venne arrestata anche Cosima Serrano, madre di Sabrina, con l’accusa di concorso in omicidio.

Il 20 aprile 2013 la Corte di Assise di Taranto ha condannato all’ergastolo Sabrina Misseri e Cosima Serrano per l’omicidio di Sarah Scazzi, mentre MIchele Misseri venne condannato ad otto anni per concorso in soppressione di cadavere.