Pakistan, corte marziale per terroristi

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Il primo ministro pachistano ha annunciato la creazione di un tribunale militare speciale che si occuperà dei crimini legati al terrorismo. Lo ha annunciato Nawaz Sharif – premier pakistano – dicendo che la decisione è stata presa per assicurarsi che i presunti autori di atti di terrorismo vengano giudicati da un tribunale e, se colpevoli, paghino per le loro azioni criminali. Sharif ha tenuto una riunione con i leader di tutti i partiti pachistani per decidere la creazione della corte. “Dopo undici ore di dibattito – ha rivelato un alto responsabile governativo chiedendo l’anonimato- tutti i partiti politici si sono accordati per istituire i tribunali militari”.

La decisione di istituire un tribunale speciale è sorta all’indomani dell’attacco compiuto in una scuola di Peshawar da parte di un commando talebano che provocò la morte di 152 persone, tra cui 133 bambini. In seguito alla strage, il Governo pakistano aveva sospeso la moratoria contro la pena di morte nei confronti dei 6 terroristi islamici catturati e, poche ore dopo l’arresto, il capo dell’esercito pachistano aveva firmato l’ordine per eseguire la condanna a morte. La data dell’esecuzione non era stata specificata.

I sei ribelli, tutti appartenenti al gruppo terroristico denominato “Movimento dei talebani del Pakistan” erano stati già condannati a morte da una corte marziale per aver compiuto, in passato, attacchi terroristici contro uffici e caserme dell’esercito. La motivazione dell’eccidio nella scuola era stata rivendicata da Muhammad Umar Khorasani, portavoce del Movimento: “Abbiamo scelto con cura la scuola militare perché il Governo ha preso di mira le nostre famiglie, e le nostre donne. Vogliamo far provare ai militari il nostro stesso dolore”, aveva dichiarato.