Corte dei Conti: “Le buche stradali sono danno erariale, paghino imprenditori e dirigenti corrotti”

La Corte dei Conti ha aperto un’indagine per danno erariale nei confronti d’imprenditori e funzionari pubblici già coinvolti in un’inchiesta penale – approdata alle sentenze di primo grado – in merito a denaro pubblico speso dal comune di Roma per la realizzazione prima e la riparazione poi del manto stradale capitolino e di altri lavori.

Il gruppo d’imprese sotto osservazione è quello di “Luigi Martella e soci” che avrebbero pagato decine di migliaia di euro di tangenti — secondo un vero e proprio tariffario — affinché i funzionari pubblici chiudessero un occhio sulla realizzazione e sul collaudo dei lavori di manutenzione stradale. Di loro si erano occupati i pubblici ministero Stefano Pesci e Alberto Pioletti che li avevano accusati di corruzione, inviando poi gli atti alla corte dei Conti. Lunga la serie di episodi contestati: dalla realizzazione dei marciapiedi dell’Eur alle opere realizzate in occasione della canonizzazione dei due Papi fino allo spurgo della rete fognaria in vari municipi.

I magistrati contabili, coordinati dal procuratore regionale della corte dei Conti Donata Cabras, stanno verificando tutti i lavori svolti dalla ditta Martella per valutare a quanto ammonta il danno erariale. Se – come indagato – per quelle opere sono state versate delle tangenti, il costo complessivo dei lavori deve aver costretto il Comune di Roma a versare più del dovuto. Inoltre, la successiva riparazione dei lavori è stata eseguita al risparmio, facendo un doppio danno. Su questo punto bisognerà aspettare la decisione dei pm, ossia se includere o meno questo aspetto nel calcolo del danno erariale.