MILANO, IDEATO UN CORSO DI BOXE PER MALATI PSICHICI: “SCARICA LE TENSIONI”

Sei ragazzi con problemi di salute mentale, fra cui due donne, seguiti dall’associazione Aiutiamoli, stanno frequentando il corso di box nella palestra milanese O.pi.gym. “È uno sport faticoso – racconta unno dei sei – ma ci si sente meglio, scarico le tensioni”. Il corso si tiene una volta alla settimana e i ragazzi si esercitano alla presenza di due campioni della boxe italiana, Andrea Scarpa e Renzo De Donato, che si allenano sul ring poco distante. “È uno degli aspetti positivi di questa esperienza – spiega Cristina Ardigò, presidente dell’associazione Aiutiamoli -.I nostri giovani non sono separati dagli altri, imparano a stare in mezzo alle persone”.

L’attività sportiva in palestra dura circa un’ora. “Quanto basta per rimettere in moto un fisico fermo da anni e affaticato dai farmaci – aggiunge la presidente- .Li aiuta a essere più autonomi, a gestire meglio il proprio corpo”. Spesso chi ha problemi di salute mentale viene valutata una persona potenzialmente pericolosa. “A parte il fatto che si tratta di un pregiudizio – spiega Ardigò – l’attività sportiva, e in particolare la boxe, permette invece di sfogare la rabbia. Una rabbia che deriva dal fatto di essere consapevoli di avere un problema che non permette di vivere pienamente la propria vita, di trovare un lavoro, di avere una relazione sentimentale”.

Per Franco Chierchi – campione europeo dei pesi mosca e proprietario della palestra – la boxe non è solo il “tirar pugni”. È invece una disciplina sportiva completa, che aiuta la coordinazione e serve per tenere la mente serena, scaricare tensioni e per incanalare la rabbia in un percorso diverso: “Fa bene a chiunque, anche a chi ha problemi di salute mentale”. Lo testimonia la storia di uno dei ragazzi che frequentano il corso. “Stava sempre appartato, anche al centro diurno, e non legava con nessuno – racconta Stefano Conti, uno degli educatori di Aiutiamoli – .Con il corso di boxe è riuscito ad aprirsi agli altri e ora partecipa anche ad altre attività dell’associazione”. Un “ko” alla frustrazione che tanti malati psichici vivono sul faticoso ring della vita.