Terremoto al Comune di Foggia, arrestati 2 consiglieri e un imprenditore

I tre destinatari del provvedimento restrittivo sono ritenuti responsabili dei reati di corruzione, tentata induzione indebita e peculato

Arresti al Comune di Foggia. Alle prime luci dell’alba di oggi, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip presso il Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due consiglieri comunali di Foggia, nonché di un imprenditore 51enne. I due consiglieri comunali – scrive Foggia Today – sono Leonardo Iaccarino (indipendente) di 44 e Antonio Capotosto (Lista civica) di 61 anni; l’imprenditore è Francesco Landini, 51 anni.

I destinatari del provvedimento restrittivo sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di corruzione, tentata induzione indebita e peculato. Dallo scorso 9 marzo, inoltre, nel Comune di Foggia si è insediata la Commissione di accesso inviata dal Viminale per accettare eventuali pressioni da parte della criminalità organizzata nell’attività amministrativa.

Leonardo Iaccarino e, a destra, Antonio Capotosto

Le indagini al Comune di Foggia

Dalle indagini, svolte dalla Squadra Mobile, dalla Digos e dal Servizio Centrale Operativo, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Foggia, è emerso che il consigliere comunale Iaccarino, in cambio di denaro ed altra utilità, avrebbe favorito, compiendo un atto contrario ai doveri d’ufficio, l’imprenditore nella liquidazione di una somma di denaro che vantava nei confronti del Comune di Foggia per la fornitura di prodotti fitosanitari necessari per l’attività dell’azienda agricola comunale “Masseria Giardino”.

Iaccarino è ritenuto responsabile anche di una serie di peculati: sembra si sia appropriato in più occasioni – scrivono gli inquirenti – nell’arco di poco più di tre mesi, di denaro di cui aveva la disponibilità per ragioni del suo ufficio e che destinava all’acquisto di beni per sé.

Il consigliere che sparò a capodanno

Iaccarino era stato protagonista di un video, divenuto virale sui social (e riportato a inizio articolo), in cui lo si vedeva “festeggiare” lo scorso Capodanno sparando con una pistola a salve, dal balcone di casa, mentre urlava in dialetto “Non è una barzelletta”. All’epoca Iaccarino era presidente del Consiglio comunale, incarico dal quale fu poi sfiduciato a causa del video.

Durante le indagini sono emersi, inoltre, gravi indizi di colpevolezza anche nei confronti dell’ex presidente del consiglio comunale e del consigliere Antonio Capotosto che avrebbe tentato – sempre secondo le indagini – di indurre un imprenditore foggiano a versare una somma di denaro di circa 20.000 euro per ottenere l’approvazione di una delibera comunale a favore di una società riconducibile al medesimo imprenditore.

Le misure coercitive

Nei confronti degli indagati sono state disposte le seguenti misure coercitive: Iaccarino è destinatario della misura coercitiva della custodia in carcere; Capotosto è destinatario della misura coercitiva degli arresti domiciliari; l’imprenditore è destinatario della misura coercitiva dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le parole del Procuratore Vaccaro

“Noi continuano con l’attività di indagine sperando che ci sia collaborazione da parte delle delle persone che saranno ascoltate in questi uffici”. Lo ha dichiarato oggi alla Gazzetta del Mezzogiorno il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, dopo l’arresto dei due consiglieri comunali di maggioranza. In carcere è finito Leonardo Iaccarino (Indipendente); ai domiciliari Antonio Capotosto (Udc). L’imprenditore Francesco Landini, invece, è stato sottoposto all’obbligo di firma. Le accuse sono, a vario titolo, di corruzione, tentata induzione indebita e peculato. A quanto si apprende, potrebbero esserci altri indagati. Sono inoltre in corso accertamenti su ulteriori ipotesi di reato.