Spagna, Podemos si prepara al Congresso di febbraio: è lotta interna tra Iglesias ed Errejon

E’ scontro aperto all’interno di Podemos tra il segretario del partito, Pablo Iglesias, e il numero due, Inigo Errejon, in vista del congresso della formazione politica, previsto per il prossimo febbraio a Vistalegre, il secondo a due anni dalla formazione del movimento post-indignado.

Solo nei giorni scorsi Errejon, considerato da tutti il volto “moderato” della formazine viola, ha firmato con altri 300 quadri del partito un manifesto nel quale accusa il numero uno di Podemos di voler imprimere una “involuzione democratica” al partito promuovendo un voto congiunto al congresso su candidato leader, idee e programma. Secondo Errejon e gli altri dirigenti, questo fatto rischia di trasformare il congresso di Vistalegre in un “plebiscito” a favore di Iglesias e una conseguente centralizzazione del potere interno.

A due mesi da Vistalegre II, il dibattito all’interno di Podemos ha assunto toni più accesi e lo scontro tra Iglesias e Errejon si è fatto più esplicito che mai, tanto che il segretario generale del partito ha deciso di scrivere una lettera aperta al suo secondo, pubblicandola sul quotidiano 20minutos, nella quale dichiara di sentirsi “orgoglioso di essere candidato per continuare a guidare Podemos”, ma sottolinea anche di volere un movimento nel quale “tu (si riferisce ad Errejon, ndr), uno dei ragazzi con più talento e intelligenza che ho conosciuto, possa lavorare al mio fianco e non contro di me”.

“Mi preoccupa che prevalga l’idea di un duello invece che di un dibattito di idee: tu ed io non siamo galli da combattimento, siamo compagni”, ha scritto ancora Iglesias che ha vinto il primo scontro interno il mese scorso con la conquista con il suo candidato della federazione di Madrid contro la candidata di Errejon e controlla, secondo i media spagnoli, una maggioranza interna in alleanza con la frazione anticapitalista.

Solo poche ore dopo la pubblicazione della lettera sul sito 20minutos, Errejon ha pubblicato la sua risposta a Iglesias utilizzando la piattaforma social di Facebook. “Lo sai che continuerò a camminare accanto a te, perché lo dobbiamo alla nostra gente ma soprattutto perché è un onore. Ma noi siamo di passaggio, arriverà un giorno in cui faremo un passo indietro e verranno altre e altri. Ne “Il postino”, Mario apprende da Don Pablo le metafore e le usa. E quando Neruda gli rimprovera di aver usato una delle sue poesie lui gli risponde che la poesia non è la sua, ma di chi ne ha bisogno. Così è per Podemos, che deve essere una metafora del Paese che verrà“.

Podemos è oggi, a due anni dalla nascita, il terzo partito spagnolo dopo Pp e Psoe, con 72 seggi su 350 nel Congresso dei deputati, e i sondaggi al momento lo danno in seconda posizione davanti ai socialisti.