Russiagate, il Nyt: Trump jr sapeva che le informazioni su Clinton venivano da Mosca

Nuove rivelazioni del New York Times sul presunto ruolo giocato da Donald Trump jr nel Russiagate. Secondo il quotidiano newyorchese il figlio del presidente Usa avrebbe saputo che le informazioni promesse su Hillary Clinton provenivano dal governo russo. Donald jr sarebbe stato informato via mail che il materiale era parte di uno sforzo del governo russo per aiutare la candidatura di suo padre, afferma il quotidiano citando tre persone a conoscenza del messaggio.

L’email sarebbe stata mandata al giovane Trump da Rob Goldstone, ex giornalista di un tabloid britannico che ha aiutato ad organizzare l’incontro con Natalia Veselnitskaya. Dopo aver inizialmente detto che all’incontro con l’avvocatessa si era parlato del problema delle adozioni di bambini russi in America, Donald jr ha ammesso domenica che si trattava di ricevere informazioni compromettenti sull’avversaria elettorale del padre.

Il figlio del presidente non aveva però detto che la fonte era il governo di Mosca, cosa che invece appare scritta nella mail. Il quotidiano spiega che al momento non vi sono prove che le informazioni promesse fossero collegate all’attacco informatico, attribuito ai russi, che ha poi portato alla diffusione di migliaia di mail interne del Comitato Nazionale Democratico. Tuttavia la mail di Goldstone non potrà che interessare il procuratore speciale Robert Mueller e le commissioni parlamentari che indagano su eventuali collusioni fra la Russia e la campagna di Donald Trump.

L’incontro con l’avvocatessa russa avvenne alla Trump Tower, presenti anche il genero del futuro presidente americano, Jared Kushner, e l’allora capo della sua campagna elettorale Paul Manafort. Meno di una settimana dopo si apprese che pirati informatici russi si erano infiltrati nei server del partito democratico.

Intanto la Casa Bianca sta cercando di minimizzare la vicenda. La portavoce Sarah Huckabee Sanders ha detto che il presidente Trump ha saputo dell’incontro del figlio “solo negli ultimi giorni”. “Da parte di Don jr non vi è stata alcuna collusione per influenzare le elezioni”, ha aggiunto. Ieri il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato ogni legame fra il governo di Mosca e la Veselnitskaya.

Trump jr si è procurato ieri un avvocato e si è detto disponibile a comparire davanti alla commissione intelligence del Senato. Dopo aver partecipato alla campagna del padre, Donald figlio non ha ricevuto incarichi nell’amministrazione di Washington. Assieme al fratello Eric si occupa della gestione dei beni e le società della famiglia.