Ucciso un sacerdote in Messico. Missionario italiano ferito in Centrafrica

Un sacerdote, don Juan Angulo Fonseca, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in Messico: è l'ottavo prete ucciso dal 2018

A sinistra, don Juan Angulo Fonseca ucciso in Messico. A destra, il missionario italiano ferito in Centrafrica, Padre Norberto Pozzi

Un sacerdote, don Juan Angulo Fonseca, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in Messico: è l’ottavo prete ucciso dal 2018, cioè sotto l’amministrazione del presidente Andrés Manuel López Obrador, secondo quanto dichiarato dal Catholic Multimedia Center.

Il sacerdote ucciso in Messico

I pubblici ministeri nello stato occidentale di Jalisco hanno detto che don Juan Angulo Fonseca, di 53 anni, è stato ucciso venerdì da due colpi di arma da fuoco nella città di Atotonilco El Alto, e hanno affermato che il motivo era “presumibilmente controversie familiari”. Il sospetto è fuggito su una motocicletta dopo l’omicidio, riferisce la stampa locale. “Le cause, come sempre, sono sconosciute”, ha commentato il Catholic Multimedia Center in una nota. “Alcune ipotesi indicano conflitti sui titoli fondiari. Ma i parrocchiani della parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe sono indignati per l’uccisione di un prete che rispettavano per il suo lavoro pastorale”.

Centrafrica: missionario italiano ferito da una mina

Un missionario italiano è stato gravemente ferito da una mina nella Repubblica Centrafricana. Padre Norberto Pozzi, 71 anni, è ricoverato ma la sua vita non è in pericolo. Il veicolo che guidava venerdì 10 febbraio nel nord della Repubblica Centrafricana, nei pressi di Bozoum, ha investito una mina antiuomo. il religioso lecchese, nato in città nel rione di Acquate, è un carmelitano scalzo: è in missione nel Paese dal 1980.

Nonostante alcuni progressi in termini di sicurezza, il Centrafrica continua ad essere un territorio fragile nella morsa di diversi gruppi armati. Il presidente centrafricano, Faustin-Archange Touadera, protetto da anni dai mercenari russi di Wagner, è al potere dal 2016 e sta affrontando il suo secondo mandato. Fin dall’indipendenza nel 1960, il Paese ha conosciuto diversi colpi di Stato e violenze che negli ultimi anni hanno prodotto numerosi gruppi ribelli, alcuni legati alla comunità cristiana e altri a quella musulmana. La causa di questa instabilità è però nelle ingenti risorse minerarie presenti in gran parte del sottosuolo centrafricano e nelle riserve petrolifere scoperte soprattutto nel nord-ovest. Ora il sacerdote rischia di perdere una gamba, scrive Avvenire.

Fonte: Ansa