Messico: 18 morti in una sparatoria tra cartelli della droga

In quel territorio opererebbe il gruppo Jalisco Nueva Generacion, considerato uno dei più potenti del Paese. Mercoledì scorso sempre nello Zacatecas sarebbero stati trovati i corpi di due agenti di polizia appesi a un ponte, ma le autorità non avrebbero ancora stabilito se ci sia un collegamento tra le due vicende

Sarebbero almeno 18 le vittime di quello che secondo le autorità locali sarebbe uno scontro tra presunti trafficanti nello stato messicano di  Zacatecas. Sul luogo, un’area isolata, sono stati rinvenuti tre veicoli, di cui uno dato alle fiamme. Il quotidiano messicano La Jornada, che riporterebbe fonti governative, parla di un bilancio di 35 morti.

Dal dicembre 2006, secondo i dati ufficiali, gli scontri tra i cartelli della droga in Messico avrebbero causato oltre 300.000 morti.

Controllo del territorio

“Ci sono prove che le morti nella cittadina di Valparaiso sono il risultato di uno scontro tra uomini armati dei cartelli di Sinaloa e Jalisco”, ha riferito la portavoce del dipartimento della sicurezza pubblica dello Stato Rocio Aguilar. Lo scrive LaPresse. Il motivo del conflitto sarebbe stato il controllo di un’area al confine con gli stati di Jalisco e Nayarit, ha aggiunto. Qui opererebbe il cartello Jalisco Nueva Generacion, ritenuto uno dei più potenti del Messico.

Ondate di violenza

Secondo quanto riportano i mezzi d’informazione messicani, sparatorie nello stato di Zacatecas andrebbero avanti da alcuni giorni e mercoledì scorso sarebbero stati trovati i corpi di due agenti di polizia rapiti appesi a un ponte nella capitale dello Stato.

I cartelli della droga hanno già appeso i corpi delle vittime ai cavalcavia come messaggio ai rivali o alle autorità, ma raramente lo fanno con i membri delle forze dell’ordine, riporta LaPresse. Le autorità non avrebbero però ancora stabilito un collegamento tra i due episodi però non è ancora chiaro, ha aggiunto la portavoce.