Caos in Campidoglio, Scarpellini: “I soldi dati a Marra erano un prestito che spero venga restituito”

Si sono svolti nel carcere di Regina Coeli gli interrogatori di Raffaele Marra e Sergio Scarpellini. Nel corso del confronto l’ex dirigente del Campidoglio ha spiegato anche il passaggio dell’intercettazione, presente nell’ordinanza d’arresto, in cui, parlando telefonicamente con la segretaria dell’immobiliarista dice di essere a “sua disposizione“. “Si trattava di un atto di cortesia nei confronti di una persona che conoscevo, nulla di più e nulla di meno” ha chiarito. I suoi legali non hanno fornito dettagli sul contenuto di un interrogatorio nel quale, ha spiegato l’avvocato Francesco Scacchi, Marra ha risposto a tutte le domande poste dal giudice per le indagini preliminari, Maria Paola Tommaselli. Nessuna di queste, ha sottolineato, riguardava i rapporti con Virginia Raggi. Quanto all’istanza di scarcerazione “non l’abbiamo presentata e non credo che la presenteremo” ha concluso Scacchi. Intercettata dai giornalisti la sindaca si è mostrata serena sull’esito dell’interrogatorio. “Non temo né le parole di Marra né l’esposto di Raineri. Non mi ricattava” ha detto.

Prima dell’ex dirigente di Roma Capitale il gip aveva sentito Scarpellini. “E’ sotto choc per quanto accaduto – ha raccontato l’avvocato Massimo Krogh entrando nel penitenziario di via della Lungara  – sta vivendo questa vicenda come un diluvio che si è abbattuto su di lui e pensa di non meritarlo. Oggi siamo qui per chiarire”. Nel corso dell’interrogatorio il costruttore ha “risposto a tutte le domande“. La scarcerazione non è stata ancora richiesta, ma l’istanza verrà presentata nei prossimi giorni. Scarpellini ora “è sereno, sta anche meglio di quello che pensavamo, considerando che si tratta di una persona di 80 anni. D’altra parte il nostro cliente si rende anche conto che avendo questa età la sua presenza qui dentro non sarà lunga”.I legali hanno infine ribadito ai cronisti che Scarpellini “non ha nulla da nascondere anche se è ovvio che conosceva Marra, che lo aveva incontrato a Roma vista la posizione che hanno entrambi”. Bocche cucite anche in questo caso sul contenuto dell’interrogatorio. L’unico dettaglio riguarda la domanda sui due assegni con cui la compagna di Marra comprò un appartamento. “I soldi che diedi a Marra nel 2013 erano un prestito che spero mi venga restituito” ha spiegato.