Rai: Antonio Campo Dall’Orto si è dimesso da direttore generale

Antonio Campo Dall’Orto ha rimesso il mandato da direttore generale della Rai. Le dimissioni sono arrivate nel corso di un incontro di mezzora in via XX Settembre con il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Al termine del vertice l’ex dg di viale Mazzini non ha rilasciato dichiarazioni. “Si è trattato di un incontro molto cordiale – spiega la Rai in una nota – il ministro Padoan ha preso atto della sua decisione“.

“Antonio Campo Dall’Orto non è l’unico responsabile del fallimento di questi due anni di mandato – commentano Usigrai e Fnsi -. Pertanto dopo le sue dimissioni, dovrebbero arrivare quelle della presidente e del consiglio di amministrazione”. I due sindacati auspicano che “l’azionista agisca con rapidità per restituire con urgenza alla Rai Servizio Pubblico una guida autorevole, sicura e stabile in grado di assicurare presto la necessaria riforma editoriale. Ma quanto accaduto in queste settimane dimostra ancora una volta che governo e Parlamento sono chiamati a intervenire per modificare le norme sulla governance per garantire alla Rai Servizio Pubblico autonomia e indipendenza dai partiti. Senza un chiaro percorso di riforma, che parta dalla necessaria separazione dei poteri di indirizzo dai poteri di gestione, l’indecoroso spettacolo degli ultimi mesi non potrà che riproporsi“.

“Ora non credano di potersi lavare le mani – spiega il presidente della commissione di Vigilanza, Roberto Fico -. E’ evidente che le dimissioni di Campo dall’Orto costituiscono un fallimento di Matteo Renzi e del Pd, che insieme al Paese ha lasciato in balia del nulla anche la Rai, dimostrando per l’ennesima volta tutta la sua imperizia e incapacità di governance. A questo punto è evidente che dopo le dimissioni di Dall’Orto dovrebbero arrivare anche quelle di tutto il cda, sempre che qualcuno non stia già programmando l’ennesimo inciucio“.

Secondo Fabio Rampelli (Fdi), componente della commissione di Vigilanza Rai, “le dimissioni di oggi rappresentano il fallimento del modello renziano, che l’ex dg ha provato a interpretare finché anche lui non è stato colto dall’imbarazzo di edulcorare in tv la tracotanza del renzismo“. “Nessuno – avverte – si permetta di scindere Renzi da Campo Dall’Orto”.