Di Maio: “A noi la Camera, più vitalizi da tagliare”

Si fanno sempre più serrate le trattative fra Lega e Movimento 5 Stelle per la scelta dei presidenti di Camera e Senato, atto che darà il la alla diciottesima legislatura della Repubblica. 

La partita

Partita che entrambi i partiti vogliono tenere distinta da quella del governo. “Dei ministri si parla col capo dello Stato – ha spiegato Luigi Di Maio – dei temi con i partiti”. Anche perché “l'elezione dei presidenti delle Camere non è una partita per il governo, è una partita per l'abolizione dei vitalizi“. Incontrando i neoeletti nella cosiddetta “auletta dei Gruppi” a Montecitorio, Di Maio si è detto “sicuro” che Mattarella “gestirà nel migliore dei modi questa fase. Apprezziamo molto che il Quirinale non stia mettendo fretta alle forze politiche“.In questa settimana, ha aggiunto, “probabilmente eleggeremo uno dei Presidenti delle Camere e saremo decisivi per l'elezione di entrambi. Abbiamo chiesto la presidenza della Camera perché qui ci sono più vitalizi da tagliare, più regolamenti da modificare. 

L'incontro

Oggi, fra l'altro, è andato in scena il faccia a faccia tra Giulia Grillo, Danilo Toninelli (M5s) e Giancarlo Giorgetti (Lega). Incontro, hanno riferito fonti vicine ai partecipanti, “positivo e costruttivo, un passo avanti in vista della definizione delle presidenze della Camera e Senato”.

I dem

Il Pd, da parte sua, si dice pronto a votare figure con “profilo di garanzia e autorevolezza“. Ma al momento, ha precisato Lorenzo Guerini, “siamo in una fase preliminare e io non entro nel toto-nomi. Certo non voteremo a scatola chiusa qualsiasi nome, se i nomi non hanno profili di garanzia e autorevolezza non li votiamo”. Guerini, poi, parlando della scelta dei capigruppo Dem in Parlamento si è detto convinto che “quando sarà il momento ci sarà grande unità di intenti. Si sta lavorando, e lo sta facendo in primo luogo Martina, per costruire un consenso largo nel partito, non sono preoccupato”.