INPS, IN ARRIVO LE “BUSTE ARANCIONI” PER 7 MILIONI DI ITALIANI

Dopo una lunga serie di rinvii, è prossima ad arrivare nelle case degli italiani la cosiddetta “busta arancione”. Il plico conterrà una simulazione dell’importo della pensione futura sulla base di quanto finora versato, della retribuzione attesa e della data di uscita dal lavoro. Da metà della prossima settimana, le prime buste arriveranno a domicilio, mutuate sul modello svedese che fu il primo Paese a scegliere il colore arancione per questo genere di iniziativa. L’obiettivo è quello di consegnarle ai 7 milioni di lavoratori del privato e al milione e mezzo del pubblico fino ad oggi non ancora in possesso del Pin dell’Inps o dello Spid, la chiave digitale unica per i servizi della pubblica amministrazione. Traguardo finale è quello di raggiungere 18 milioni di cittadini entro la fine dell’anno.

“Finalmente riusciamo a mandare la busta arancione a casa di 7 milioni di italiani, lavoratori del settore privato. Raggiungiamo chi non è digitalizzato e lo facciamo in collaborazione con Agid”. Lo aveva annunciato il presidente dell’Inps, Tito Boeri, a margine del convegno realizzato con l’Agenzia per l’Italia Digitale il 17 marzo scorso. “Le buste dovrebbero cominciare ad arrivare dalla seconda settimana di aprile – aveva detto Boeri – speriamo anche prima. La comunicazione conterrà un prospetto dell’estratto conto contributivo e la simulazione di base e inviterà appunto i destinatari a digitalizzarsi, richiedendo ‘spid’ per accedere a tutte le funzionalità aggiuntive offerte dal servizio on line di simulazione della pensione”. Boeri aveva concluso sottolineando che, per quanto riguarda i dipendenti pubblici, “stiamo stringendo accordi per inviare la busta arancione insieme al cedolino”.