La Bulgaria frena i campioni

Uno a uno al Franchi: Chiesa illude, Iliev gela Firenze. Alla fine è solo pari. E domenica a Basilea contro la Svizzera, partita che può cambiare gli equilibri del girone

foto Daniele Buffa/Image Sport

Il ritorno in campo della Nazionale dopo la vittoria dell’Europeo ha il sapore amaro di un pari interno contro la Bulgaria che frena maledettamente la nostra Nazionale che si lascia imporre il pari al Franchi di Firenze da una Bulgaria tutta raccolta che sfrutta un’incertezza della nostra retroguardia per portare via un punto che servirà poco, mentre serviva come il pane la vittoria all’Italia, a soli tre giorni dalla partitissima di Basilea che può cambiare gli equilibri del girone. L’Italia ha dominato, ma senza graffiare. Chiesa firma il vantaggio, Iliev il pari a fine primo tempo, poi un lungo assedio, ma senza monetizzare. Ci sarà da soffrire a cominciare da domenica in Svizzera.

Le scelte dei due tecnici

Mancini sceglie gli undici migliori che lo hanno portato sul trono d’Europa. Schieramento 4-3-3, con Donnarumma tra i pali, torna Florenzi a destra, mentre dalla parte opposta c’è Emerson Palmieri che nel finale di Europeo ha preso il posto dell’infortunato Spinazzola. In mezzo accanto a Bonucci c’è il laziale Acerbi, con Chiellini in panchina, ma pronto a riprendere il posto al centro della difesa domenica a Basilea contro la Svizzera. In mezzo il trio delle meraviglie, ovvero Barella, Jorginho e Verratti. Prima linea con Ciro Immobile terminale, con alle spalle Chiesa e Insigne. Tribuna per Di Lorenzo e Zaniolo. Dal canto suo il ct Petrov, si schiera in maniera speculare, sempre 4-3-3, con Georgiev tra i pali. Andrea Hristov, Antov, Petko Hristov e Nedyalkov sulla linea di difesa, Kostadinov, Vitanov e Yankov in mezzo, Despodov, A. Iliev e Yomov in prima linea. Direzione affidata all’olandese Serdan Gozubuyuk.

Vantaggio Chiesa, pari Despodov

Prima del via minuto di raccoglimento per ricordare Francesco Morini, ex stopper azzurro e della Juventus scomparso nei giorni scorsi all’età di 77 anni. E poi targa ricordo del presidente Gravina a Leonardo Bonucci per le cento presenze in maglia azzurra. E’ un monologo azzurro. L’Italia gioca bene, fraseggio stretto, il ritmo non è altissimo, tutt’altro. Ci prova subito Insigne con un colpo da biliardo sotto misura che però non riesce. Ma è l’Italia è tanta roba, Chiesa è ispirato, vuole fare bene sotto gli occhi di papà Enrico e davanti ai suoi ex tifosi. E così dopo appena quindici minuti, l’esterno la sblocca. Da destra converge al centro, semina un paio di avversari, scambia con Immobile, e chiude il triangolo con una rasoiata sul primo palo. Esplode il Franchi, Italia avanti.

Gli azzurri dominano gioco e possesso, ma non capitalizzano il volume di gioco prodotto. Immobile si vede respingere la sua bordata anche se da posizione defilata, non fortunato Insigne che fa tutto bene ma non monetizza. Il pressing ordinato da Mancini permette di dominare la scena. Il raddoppio ci stava tutto e invece ad una manciata di secondi dalla fine, arriva a sorpresa il pari bulgaro. Despodorov brucia Florenzi sullo scatto, la mette in mezzo per Iliev che passa davanti ad Acerbi e buca Donnarumma: 1-1, tutto da rifare.

Assalto Italia, ma la Bulgaria tiene

Alla ripresa del gioco, è un assedio alla porta bulgara e a mettersi in evidenza è il portiere Georgiev costretto agli straordinari per chiudere su Chiesa. Mancini cambia, fuori Barella e Florenzi, dentro Cristante e Toloi. L’Italia attacca senza soluzione di continuità, ma la Bulgaria si chiude bene. Ed è un rischio calcolato alla vigilia. Esce Iliev, autore del gol bulgaro, dentro Krastev. Ai punti Italia avanti di gran lunga, ma per vincerla, serve segnare. E l’Italia attacca a testa bassa, ma sulla sua strada trova un portiere, Georgiev, che si esalta sotto il cielo di Firenze e chiude ogni possibile occasione. Altri due cambi per Mancini a quindici dalla fine: fuori Insigne e Immobile, dentro Berardi e Raspadori per provare l’ultimo assalto con forza fresche, ma là davanti, gli spazi sono intasati con la Bulgaria tutta chiusa a difesa dell’incredibile pareggio che sta maturando al Franchi. Cinque di recupero. Fuoro Palmieri, dentro Pellegrini. La Bulgaria spezza il gioco, perde tempo, niente da fare. La prima dopo l’Europeo nasconde tante insidie. E alla fine matura solo un pari che frena la marcia azzurra. L’Italia si è complicata la vita e domenica a Basilea, partitissima contro la Svizzera. Che adesso vale ancora di più.