Bonanni lascia la Cisl. Furlan nuovo segretario generale

Il dado è tratto: Raffaele Bonanni ha ufficialmente lasciato la segreteria generale della Cisl. Un addio che, come ha ricordato oggi, avviene in un momento particolare per il Paese. Ieri i sindacati hanno incontrato il governo per discutere il Job act, la riforma che Renzi vuole far approvare dalle Camere il prima possibile per rivoluzionare il diritto del Lavoro.

“Lascio in un momento interessante: Renzi non voleva discutere e poi ieri ha cominciato – ha detto Bonanni, prima dell’inizio del Consiglio generale Cisl – già ieri sono stati fatti passi avanti e alla fine troveremo convergenze importanti”. Tra le diverse sigle sindacali quella diretta fino a oggi da Bonanni è stata la più aperta alla discussione con l’esecutivo. Una posizione che ha creato più di un contrasto con la Cgil. “Non potevamo essere l’unico Paese in Europa senza dialogo sociale – ha proseguito Bonanni – se si fa senza accettare veti o atteggiamenti di maestrino di qualcuno, fa bene al Paese e alla sua economia. Il dialogo sociale è l’unica strada: ci vuole umiltà e disponibilità da parte di tutti”.

Ora, tuttavia, l’ex leader spera che la frattura con la Camusso venga ricomposta da Annamaria Furlan, la nuova guida della Cisl, eletta oggi. Anche perché il cruccio maggiore di Bonanni sono stati i dissidi con le altre confederazioni. “Mi ha molto pesato – ha detto- pur essendo orgogliosamente cislino so che le realtà devono mettersi d’accordo e invece ogni volta casca il mulo, non si riesce a farlo e questo è il mio rammarico. Differentemente diamo il fianco ai poteri forti che hanno sfasciato i partiti e vogliono sfasciare anche i sindacati”.

Anche le redini della Cisl, dunque, passano nelle mani di una donna. Un fatto che per Bonanni è estremamente positivo specie per la gestione dei difficili rapporti con la Camusso. “Le donne sono molto attente, volitive e anche molto identitarie – ha osservato- può darsi che questo possa favorire i rapporti, ma metterà anche in luce le diversità, che poi l’intelligenza riuscirà a coniugare”.