Il Besiktas espugna il San Paolo, Napoli beffato da Aboubakar

E’ una notte di Champions da cancellare per il Napoli di Sarri. Il match dei partenopei contro i Besiktas se l’aggiudicano i turchi, che espugnano il San Paolo sotto gli sguardi attoniti dei tifosi azzurri e le lacrime di Insigne. Il team di De Laurentis non ottiene la qualificazione record dopo tre partite, perdendo anche l’imbattibilità “Champions” in casa: otto vittorie e tre pareggi. Anche se nella massima competizione europea ha sempre segnato almeno due gol a partita, agli azzurri non basta la rimonta effettuata da Gabbiadini e Mertens, che si fanno poi beffare da errori, al quanto discutibili, di Aboubakar.

L’inizio della partita non è male: il Napoli gioca in avanti di velocità, il San Paolo attende il gol. Che arriva, però, dalla parte sbagliata del campo: Quaresma, libero sulla destra, serve al centro Adriano che, per nulla marcato, segna al 12′. Una rete che arriva in mezzo a due occasioni per Mertens: la prima in apertura di match, la seconda subito dopo lo svantaggio. Alla terza, il belga la mette in rete. Un pareggio meritato che arriva alla mezz’ora:taglio di Hamsik per Callejon che vede appunto Mertens inserirsi talmente bene da non fallire l’assist. Ma la difesa è distratta e Jorginho sbaglia il passaggio all’indietro, favorendo così l’intervento di Aboubakar che riporta in vantaggio i turchi al 38′ a causa di un autogol.

Nemmeno il tempo di riposizionare la palla a centro campo che sui social si sprecano post e commenti. La tifoseria partenopea è senza parole, così lo stadio. E mentre su Twitter qualcuno invoca il miracolo di San Gennaro, a inizio ripresa l’arbitro offre al Napoli l’occasione per ritrovare il pareggio: Fabri frana su Mertens, è rigore netto. A batterlo è Lorenzo Insigne, che però lo sbaglia. Una serata nera per il centravanti napoletano, che esce dal campo tra le lacrime (al suo posto Gabbiadini) coprendosi il viso con il cappotto. Manolo ha l’occasione per riscattarsi dalle critiche negative nate dopo il ko del Napoli contro la Roma in campionato e, come è accaduto ieri con Buffon, Gabbiadini dimostra che al suo funerale non c’è.

Dopo due minuti dall’ingresso in campo, l’attaccante segna infatti sul secondo rigore di fila assegnato da Karasev. E al 76′ arriva anche la doppietta: prima colpisce la traversa, poi sulla respinta segna in rovesciata. Però il gioco è fermo per un fuorigioco. Il pareggio sembra trasformarsi nel risultato finale, ma a quattro minuti dalla fine, Reina ritarda l’uscita su una punizone dalla sinistra e Aboubakar segna la sua doppietta. Tuttavia, la posizione dell’attaccante è irregolare, in netto fuorigioco. Le sviste arbitrali ci sono, ma nessuno, né la squadra, né i tifosi, hanno voglia di prendersela con l’arbitro. In quel di Napoli c’è aria di crisi.