Emergency salva 76 profughi in un’imbarcazione di legno

Tra le persone a bordo alcuni naufraghi riportano segni di bruciature dovute alla miscela di acqua salata e carburante a cui sono stati a contatto per ore

Lampedusa
Lampedusa. Foto di Ron Dauphin su Unsplash

La Life Support è intervenuta per salvare dei naufraghi, partiti dalla Libia, a bordo di un’imbarcazione di legno 

Il salvataggio in acque internazionali

Durante la sera di ieri, venerdì 11 agosto, la nave Life Support di Emergency ha soccorso un’imbarcazione in difficoltà con 76 persone a bordo in acque internazionali in zona Sar maltese. Ne ha dato notizia poco fa la stessa Ong spiegando che “il trasferimento dei naufraghi alla Life Support si è concluso alle 19.15 UTC”. “La barca in pericolo, che era stata segnalata nel mattino prima da Seabird 2 di Sea Watch, poi da Mrcc (Maritime Rescue Coordination Centre) italiano e infine via Vhs dal canale 16, è stata individuata intorno alle 17.30 UTC. 76 persone – si legge nella nota – viaggiavano a bordo della barca in legno di circa 12 metri, erano partiti dalla Libia tra Tripoli e Zuwara alle 22 della sera precedente. A bordo 7 donne e 24 minori, di cui 12 non accompagnati. Una bambina che ha intrapreso il viaggio insieme alla famiglia aveva solo 7 mesi. I naufraghi provengono da Egitto, Eritrea, Etiopia e Siria”.

Maisano: “La barca di legno era ferma e sovraccarica”

“Abbiamo iniziato le operazioni alle 18 UTC dopo aver comunicato con l’Mrcc italiano, che ha coordinato il salvataggio – afferma Carlo Maisano, capo missione della Life Support –. Quando abbiamo effettuato il soccorso, la barca di legno era ferma e sovraccarica, e abbiamo scoperto che la stiva era vuota e questo rischiava di sbilanciarla. A operazioni concluse abbiamo ricevuto un’altra segnalazione da Alarm Phone di un’imbarcazione in difficoltà con caratteristiche analoghe, ma dopo 1,5 ore di pattugliamento non siamo riusciti a individuarla e ci siamo confrontati con l’Mrcc che riteneva la segnalazione corrispondesse con l’imbarcazione già soccorsa. Siamo ora in viaggio verso nord ma abbiamo dato la nostra disponibilità all’Mrcc per eventuali altri casi in distress. Ci è stato assegnato Napoli come porto di sbarco e attraccheremo in porto il 14 mattina”.

Naufraghi provati dal viaggio

“Tra le persone a bordo non ci sono casi critici, ma tutte le persone sono molto provate dal viaggio”, precisa Juan Mira Vilches, medico a bordo della Life Support, aggiungendo però che “alcuni dei naufraghi soccorsi portano segni di bruciature dovute alla miscela di acqua salata e carburante a cui sono stati a contatto per ore. Abbiamo anche riscontrato problemi legati alla deambulazione, dovuti alla lunga permanenza immobili a bordo. Il nostro staff medico si sta prendendo cura di loro e nelle prossime ore effettueremo visite più approfondite”.

La decima missione nel Mediterraneo Centrale

La Life Support, che a bordo ha 28 persone tra marittimi, medici, mediatori e soccorritori, è alla sua decima missione nel Mediterraneo Centrale e ha tratto in salvo un totale di 943 persone. “Dopo aver concluso le operazioni di soccorso e aver informato le autorità, la Life Support – conclude la nota – ha chiesto un Pos dove sbarcare i 76 naufraghi. È stato assegnato dall’Mrcc il Pos di Napoli e l’arrivo in banchina è previsto per la mattina di lunedì 14 agosto”.

Fonte: Angesir