Padre Bamonte: “Valorizziamo la festa di Tutti i Santi, no le orride maschere di Halloween”

L'intervista di Interris.it a padre Francesco Bamonte, esorcista della Diocesi di Roma e dal 2012 presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE)

“Quali strade apriamo nei bisogni e nella psiche dei nostri figli? Quanta confusione facciamo con i valori in cui crediamo e con i simboli della nostra fede?”. Sono due delle urgenti questioni pastorali ed educative che solleva Padre Francesco Bamonte, esorcista della Diocesi di Roma e dal 2012 presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE), intervistato da Interris.it. Il rapporto fra occultismo e mondo giovanile dovrebbe però interpellare non solo il mondo ecclesiale, perché l’adesione a gruppi di esoteristi e a sette sataniche sfocia in episodi di sfruttamento e violenza dalle pesantissime conseguenze sul piano sociale e dai risvolti penali. Eppure, come tutti gli anni, in questi giorni si rinnova la ritualità collettiva di Halloween con i suoi contenuti magico-esoterici troppo spesso sottovalutati.

Padre Bamonte, ci risiamo. Ogni anno sembra che Halloween inauguri sul piano commerciale e “festivo” l’ultima parte dell’anno. Nei supermercati accanto ai primi panettoni ci sono le zucche e i macabri dolcetti. Ma è solo la cornice di un fenomeno più tenebroso. I Santi, dimenticati, sembrano quasi sfrattati da un cielo affollato dal revival neopagano. Quale la sua riflessione di fronte a questa moda che possiamo definire una strategia iniqua e ripetitiva?

“Il fenomeno rientra in un progetto che è non tanto quello del guadagno, quanto quello di favorire nell’opinione pubblica, in particolare tra i bambini, gli adolescenti e i giovani il neopaganesimo e mentalità occulte e magiche. È in definitiva il tentativo di spegnere la luce che Cristo ha portato sulla terra allo scopo di far venir meno la visione cristiana della vita tra le nuove generazioni per riportarla e sprofondarla nelle antiche e opprimenti tenebre del paganesimo”.

A suo avviso è solo il consumismo a sostenere Halloween sul piano economico e mediatico, o c’è qualcosa di più profondo e oscuro?

“Halloween non è una ricorrenza laica, scevra da qualsiasi elemento religioso. È di fatto la ripresentazione di una celebrazione pagana mascherata da divertente e innocente festa laica: la festa di Samhain, che ha origine nel mondo celtico, durante la quale si giungeva a compiere – nelle notti tra la fine ottobre e i primi di novembre – oltre a numerosi riti magici, anche sacrifici di esseri umani. Halloween è quindi radicata nella magia, nell’orrore e nella morte, a differenza del cristianesimo che è radicato nel Dio che in Cristo, pur tra le inevitabili fatiche e prove del cammino, dona serenità, vita, pace e gioia. Nel pieno della pandemia, nell’autunno 2020 e 2021, questa festa aveva subito – almeno sul piano pubblico – una battuta d’arresto per non favorire i contagi da Covid. Quest’anno purtroppo si nota un’evidente ripresa”.

Non sono pochi i genitori, gli educatori o gli esperti che sdrammatizzano: “In fondo è una festa in maschera, che ‘esorcizza’ le paure…”. Quali i rischi concreti per bambini e giovani (e non solo) anche alla luce della sua esperienza di esorcista e studioso del fenomeno?

“Pensiamo ai crimini realizzati nella notte di Halloween dagli anni ‘70 in avanti. Il web ne riporta moltissimi. Basta scrivere su un motore di ricerca: “Delitti nella notte di Halloween” e si resta allibiti. Pensiamo poi come all’avvicinarsi di Halloween vengano regolarmente segnalate in alcuni paesi del mondo misteriose scomparse di bambini nel nulla. Il tempo di Halloween è per alcuni adolescenti e giovani un momento privilegiato di contatto con realtà settarie o comunque legate al mondo dell’occultismo. Consideriamo poi i personaggi di Halloween: figure terrificanti di mostri, vampiri, fantasmi, licantropi, zombie, streghe, diavoli, pagliacci orribili, teschi insanguinati, teste trapassate da pugnali o da asce, e persino rappresentazioni raccapriccianti e oltremodo oltraggiose della dignità umana, quali finti cadaveri deturpati o tagliati a pezzi. Pensiamo infine alle blasfemie contro la fede e i simboli cristiani che si moltiplicano a dismisura in occasione di questa pseudo-festa: sacerdoti rappresentati con maschere di zombie, stole, casule e abiti sacerdotali strappati, abiti da suora macchiati di sangue, chiese dissacrate e profanate. L’elenco potrebbe continuare, ma mi fermo qui. Davanti a questi fatti innegabili, comprovati da notizie di cronaca, come si può ancora affermare che Halloween è una festa innocente? È più che evidente che intorno ad essa aleggia un’atmosfera di paura, di morte, di orrore e di demoniaco. Del resto, se le radici di questa festa affondano nei riti celtici di Samhain che prevedevano non solo l’offerta alle divinità pagane di sacrifici di animali ma anche di essere umani, il veleno mortale di quella ricorrenza pagana, rilanciata nella società odierna, non può che continuare a suscitare un atteggiamento di accoglienza, anche se inconsapevole, di ciò che di più tragico si possa immaginare: la celebrazione e l’esaltazione delle forze del male nemiche del genere umano”.

Quale è il blasfemo significato rituale della notte fra il 31 ottobre e Ognissanti per i satanisti? Halloween cosa maschera in realtà?

“Il satanismo, come anche la neo-stregoneria dei nostri tempi che si è organizzata in movimento con il nome di Wicca, ha fatto proprie le date fondamentali delle celebrazioni rituali del mondo pagano celtico. Tra esse c’era appunto la ricorrenza di Samhain, nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, considerata la festa principale che dava il via al calendario delle celebrazioni. Per i cultori di satana, anche se tutte le notti tra il sabato e la domenica celebrano rituali satanici per dissacrare la domenica considerata festa dei cristiani, la principale festa nel calendario delle loro celebrazioni, che dà inizio all’anno satanico, è la notte di Halloween”.

Alcuni obiettano: “A me la faccenda dell’occultismo, del satanismo, non interessa. Io non festeggio per questo, ma solo per divertirmi. Per me Halloween è un carnevale e stop”. Cosa ne pensa?

“Nonostante le tante – per così dire – ‘buone intenzioni’, è innegabile che Halloween celebri di fatto l’orrido e il macabro, componenti caratteristiche e proprie del mondo oscuro della stregoneria e del satanismo. Ora questo elemento è tutt’altro che trascurabile, perché va a toccare uno dei punti fondamentali dell’essere e del vivere dell’uomo, predisponendolo, senza che egli se ne renda conto, all’accoglienza di proposte negative, occulte, esoteriche, favorendo questo indirizzo culturale. Quanti genitori con grande sconcerto si accorgono – quando è troppo tardi – che anche grazie ad Halloween i loro figli adolescenti hanno imparato sin da bambini a fare i medium, le sedute spiritiche, a compiere rituali per mettersi in contatto il diavolo. Ricordiamo inoltre quanto affermava proprio su questo quotidiano online il 29 ottobre 2019 il direttore Don Aldo Buonaiuto: ‘Per gli operatori delle tenebre non importa la consapevolezza di chi si presta a questa mascherata. Per loro, cosciente o no, chiunque partecipi direttamente o indirettamente alle celebrazioni di oscure presenze, minimizzate sotto mentite spoglie, corrisponde pur sempre a una vittoria del maligno al quale si rende onore pur senza (spesso) saperlo’”.

Come arginare e neutralizzare le pericolosissime derive di Halloween? 

“Mi sembra di aver documentato in maniera inoppugnabile che Halloween non è una festa allegra, innocente e tenera. Chi continua a sostenerlo esprime un irenismo che non ha niente a che vedere con il Vangelo e con la gioia alla quale esso ci invita mettendoci davanti l’esempio dei nostri Santi che sono stati un Vangelo vivente. Il dovere dei genitori, degli educatori, degli operatori pastorali, dei mass media cristiani e di noi sacerdoti è, pertanto, quello di impegnarci intensamente nelle parrocchie e nelle scuole affinché emerga l’evidente componente anticristiana del fenomeno Halloween, senza il timore di essere etichettati come bigotti, ma avendo sempre come bussola del proprio agire quotidiano il radicamento nella Verità. E contemporaneamente valorizzare la festa di Tutti i Santi, così come la luce è la bella alternativa al buio. Rilanciamo tra le nuove generazioni i volti dei Santi, che splendono della meravigliosa luce di Dio, invece delle orride maschere di Halloween che esprimono le cupe atmosfere del mondo delle tenebre e del male. In alternativa ad Halloween, è consolante e riempie il cuore di gioia il fatto che nella sera e nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, sempre più parroci organizzano, coinvolgendo bambini e giovani, rappresentazioni della vita dei Santi nelle sale parrocchiali, momenti di intrattenimento che prevedono l’estrazione del nostro Santo dell’anno, o processioni dei Santi. Segnalo inoltre le veglie di preghiera nelle chiese, le ore di adorazione del Santissimo Sacramento e altre proposte orientate alla sensibilizzazione cristiana della celebrazione della festa di Tutti i Santi, riparando e sostituendo così l’aberrante esaltazione e celebrazione dell’occultismo, del demoniaco e della violenza, proposte da Halloween”.