Obama: “Stiamo facendo di tutto per salvare l’ostaggio in mano all’Isis”

“Stiamo facendo tutto il possibile per salvare la donna americana che si trova ora nelle mani dell’Isis”. All’indomani della decapitazione del reporter giapponese Kenji Goto, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama parla in esclusiva alla Nbc delle forze che Washington sta mettendo in campo per localizzare e liberare la donna rapita lo scorso anno in Siria. Della donna – una cooperante 26 enne – non sono state diffuse le generalità per non metterne a repentaglio la sicurezza.

“Sono distrutta dal dolore ma orgogliosa di mio marito che ha riferito delle persone in aree di conflitto come Iraq, Somalia e Siria, informandoci sulle tragedie della guerra”. Queste le prime parole – riprese dal sito britannico “Rory Peck trust” – rilasciate dalla moglie dell’ostaggio giapponese Kenji Goto, ucciso dall’Isis. Il filmato dell’esecuzione è stato postato sabato. La donna ha anche chiesto rispetto per la privacy della sua famiglia e ha ringraziato coloro che le hanno espresso sostegno. Goto era partito a ottobre per la Siria appena poche settimane dopo la nascita della seconda figlia della coppia.

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, ha condannato nelle scorse ore “il barbaro assassinio” del giornalista nipponico da parte dell’Isis. “La sua morte – ha affermato – sottolinea la violenza a cui tanti sono sottoposti in Iraq e in Siria”. Il segretario delle Nazioni Unite ha quindi lanciato un nuovo appello per il “rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi detenuti dall’Isis e da altri gruppi di estremisti”.