Mogadiscio, attacco e assedio all’Hotel Hayat: decine di morti

Almeno 30 morti e una settantina di feriti. Questo il bilancio provvisorio dell'attacco dei terroristi di al-Shabaab all'Hotel di Mogadiscio

Mogadiscio attentato Hotel

Continua ad aggravarsi il bilancio dell’attacco all’Hotel Hayat di Mogadiscio, in Somalia. Il raid rivendicato dai terroristi di al-Shabaab, gruppo jihadista legato ad al-Qaeda, ha provocato almeno 30 morti, anche se il bilancio finale potrebbe aggravarsi ulteriormente. Non è ancora chiaro, però, se nel conteggio delle vittime siano inclusi anche i terroristi che, dopo aver messo in atto l’operazione, sono stati assediati all’interno dell’hotel dalle forze di sicurezza somale. Le medesime fonti hanno parlato di almeno una settantina feriti. Anche questo dato, tuttavia, è passabile di variazioni. L’attacco terroristico è stato condotto per quasi due giorni, senza soluzione di continuità. Le forze somale sarebbero tuttavia riuscite a rompere la barriera dei terroristi, ponendo fine all’incubo.

Attacco a Mogadiscio

Al momento, non è stato ancora pubblicato un rapporto finale sull’accaduto ma, tra i feriti, si conterebbero diversi agenti delle forze di sicurezza e dell’intelligence presenti all’interno della struttura. L’Hotel Hayat, infatti, è spesso frequentato dalle autorità somale e da vari dipendenti del governo. Il manager Ismail Abdi, citato dall’Associated Press, ha detto che l’assedio è terminato ma che gli agenti stanno ancora lavorando per sgomberare l’area. È stato comunque già possibile determinare la gravità dell’accaduto, quasi senza precedenti in un’area pur soggetta alla piaga dei gruppi terroristi, in primis al-Shabaab, che già in passato ha colpito a Mogadiscio e in altre zone della Somalia. E anche del resto del Corno d’Africa.

Gli attacchi di al-Shabaab

Un’offensiva di tale portata, però, non era mai stata registrata nella capitale, almeno da quando alla presidenza si è insediato Hassan Sheikh Mohamud. L’epurazione dei componenti di al-Shabaab dalle città somale era iniziata nel 2011. Ma, da quella data, sono stati frequenti gli attacchi contro le autorità e la popolazione civile, non solo a Mogadiscio. Le cellule terroristiche sono rimaste radicate nelle aree rurali, intensificando gli attacchi negli ultimi mesi. Solo pochi giorni fa, era stata annunciata l’uccisione di 13 miliziani in un raid aereo condotto dalle forze americane, mentre era in corso un attacco contro le forze regolari somale in un’area del Corno d’Africa.