Addio a Uderzo, la matita di Asterix dal… 50 a.C.

Lo storico disegnatore del piccolo gallo è scomparso a 92 anni. Assieme all'amico Goscinny, autore di una storia senza tempo

Inizia nel 50 avanti Cristo la storia di Albert Uderzo. E di certo non è terminata. Perché le avventure della sua creazione non hanno né spazio né tempo, specie se la piccola Armorica, casa di Asterix, riesce a diventare centro gravitazionale di un’avventura infinita. E’ scomparso a 92 anni il disegnatore del piccolo gallo, che nacque da un’idea sua e del suo collega-amico, René Goscinny. Inizialmente incarnazione dell’orgoglio patrio, forse nemmeno i suoi autori immaginavano che quel simpatico personaggio diventasse un’icona internazionale del fumetto nell’arco di sessant’anni di avventure. Con Uderzo se ne va, oltre quarant’anni dopo la prematura scomparsa dell’amico René, una delle più eminenti figure delle vignette a livello mondiale. Che la sua eredità, però, l’aveva già lasciata non solo nelle strisce di Asterix ma anche nelle fondamenta della casa editrice Albert-René, che quelle storie le porterà avanti per quasi mezzo secolo.

Albert Uderzo e René Goscinny

L’ultimo regalo

Gli eredi suoi e di Goscinny, Jean-Yves Ferri e Didier Conrad, non più tardi di un paio d’anni fa gli fecero un regalo, portando Asterix e il suo fedele amico Obelix in Italia per la Grande Corsa che ha dato il titolo all’albo del 2017. A quarant’anni dalla scomparsa di René, arriva quindi un omaggio doppio, come raccontato a Interris.it dallo stesso Ferri, che coinvolge anche il disegnatore storico, nato in Francia da genitori italiani e che dell’Italia rimase sempre “un grande appassionato“. Un riconoscimento legittimo per chi, in memoria di un amico, prese su di sé l’onere di proseguire, penna e matita, una creazione comune, consapevole che la piccola Armorica fosse in qualche modo la patria di tutti. Perché Asterix nacque così, nell’odierna Bretagna ma con una collocazione spazio-temporale solo apparentemente precisa: “Asterix non è cambiato – aveva spiegato Ferri -. C’è sempre un piccolo villaggio di Galli che si oppone con forza al dominio di Roma e questo si può adattare a qualsiasi epoca. Asterix ha questa peculiarità: ci può far parlare di un po’ di tutto”.

Una storia di oggi

Per questo Asterix è così popolare, così come quei personaggi che incarnano i giusti ideali e la giusta dose di umorismo a dispetto del potere autoritario. Che vicino a lui diventa quasi comico. Ed è per la stessa ragione che il 50 a.C. rappresenta un’epoca infinita. Una collocazione temporale utile solo per giustificare le scene di un passato comune al popolo francese. Il resto è storia di tutti.