Di Maio: “Violenze da condannare, ma serve decreto per piccole imprese”

Di Maio ha parlato anche della prossima missione in Mali dicendo che "presto verrà inaugurata la nostra ambasciata a Bamako"

Luigi Di Maio. Fonte: ANSA

Il giorno dopo le proteste davanti a Montecitorio, il ministro Luigi Di Maio commenta quanto avvenuto. “Le violenze vanno sempre condannate – ha detto in un intervento radiofonico -, ma i lavoratori che hanno manifestato pacificamente vanno sempre ascoltati serve nuovo scostamento di bilancio e un decreto per le piccole imprese. Un provvedimento dedicato alle piccole imprese come ristoratori e commercianti, anche ambulanti, le persone che hanno pagato lo scotto più alto”.

Di Maio: “Libia interlocutore affidabile”

“Quella che era la Libia un anno fa, un Paese in guerra, oggi è un Paese che va verso la stabilizzazione”, ha aggiunto il ministro degli Esteri a Radio Anch’io, in riferimento al suo viaggio in Libia con il premier Mario Draghi.

“Per la prima volta dopo tanti anni – ha spiegato – abbiamo un governo unitario, tutte le parti della Libia si riconoscono in questo governo, dalla conferenza di Berlino del 2019 abbiamo ottenuto questo. L’importanza della visita di ieri in Libia si basa sul principio che i libici sono vicini alle nostre coste, vogliono lavorare con le aziende italiane e vogliono investire nelle opportunità economiche”.

In Mali per rafforzare presenza italiana nel Sahel

Di Maio ha poi parlato della prossima missione in Mali, aggiungendo che “presto verrà inaugurata la nostra ambasciata a Bamako”. L’obiettivo, spiega Di Maio riportato da Ansa, è quello di “rafforzare la presenza nel Sahel, anche in considerazione del fatto che le rotte migratorie passano anche dai pesi del Sahel, si tratta di persone disperate che risalgono l’Africa e arrivano sulle coste europee”.

“Conte la persona giusta per guidare il Movimento”

Infine, Di Maio è intervenuto sulle recenti fratture all’interno del Movimento 5 Stelle. “Il Movimento è di fronte a un’altra grande sfida di evoluzione che sta portando aventi Giuseppe Conte con grande professionalità ed esperienza. E’ la persona giusta – conclude il ministro degli Esteri – per guidare una forza politica come la nostra, ora la sfida è quella di risollevare il paese dopo la pandemia, su questo lavoreremo insieme”.

“La leadership tra me e Conte? Tra Pd e M5S? Sarà decisa soltanto dal voto degli elettori“. “Abbiamo perso voti perché siamo stati indicati come il partito del potere e di coloro che ce la fanno, penso che ci sia bisogno del partito della prossimità, dei territori, anche di quelli lontani”, aveva detto solo ieri Enrico Letta (PD) durante un’intervista su La7.