Violenza sulle donne: l’evento della Comunità Papa Giovanni XXIII “Fiori sull’asfalto”

La Comunità Papa Giovanni XXIII organizza per la serata di oggi, a Rimini, l’evento "Fiori sull’asfalto: prostituzione, violenza di genere"

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Foto di Viviana Viali

Alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Comunità Papa Giovanni XXIII organizza per la serata di oggi, a Rimini, l’evento “Fiori sull’asfalto: prostituzione, violenza di genere”.

L’evento APG23 “Fiori sull’asfalto”

L’evento sarà ospitato dalle 20 al Cinema Tiberio. Verrà proiettato il cortometraggio “Ballerina”, una produzione CoffeeTime per la regia di Kristian Gianfreda, presente in sala. A seguire interventi di Laila Simoncelli, avvocata e referente dell’ufficio legale e politico della Comunità Papa Giovanni XXIII, Mara Poggiali, responsabile di una casa di accoglienza per ragazze, testimonianze di una volontaria dell’Unità di Strada antitratta e di una vittima di prostituzione. Porterà i saluti dell’Amministrazione comunale di Rimini, la vicesindaca con delega alle Politiche di genere, Chiara Bellini.

“In una data significativa come il 25 novembre è fondamentale ricordare che tutte le ragazze che incontriamo sulle strade sono vittime di violenza di genere – afferma Silvia Argenti, referente delle Unità di Strada contro la tratta dell’associazione riminese –. Come diceva don Oreste Benzi, tutte le donne in strada sono vittime di qualcuno o di qualcosa: non è il mestiere più antico del mondo, ma la schiavitù più antica del mondo. Tutte le bambine, ragazze e donne che incontriamo hanno diritto di riprendere in mano la loro dignità; è nostro dovere avere uno sguardo di vita su loro”.

“La violenza che queste donne subiscono – aggiunge Argenti – è la chiara espressione di una disparità di potere tra i sessi e di una pretesa di controllo da parte maschile sul corpo femminile, e uno squilibrio di potere in una relazione non paritaria non può esprimere nessuna libertà”.

La Comunità Papa Giovanni XXIII promuove, insieme ad un cartello di associazioni, il “Progetto Miriam” per la sensibilizzazione contro la violenza di genere sulle donne migranti, che si concluderà il 30 novembre a Bologna, e la campagna “Questo è il mio corpo”, per la liberazione delle vittime della tratta e della prostituzione. La campagna chiede al Parlamento di adottare una legge, ispirata al modello nordico, che riconosca la responsabilità dei clienti.

Fonte: APG23