Egitto, Zaki: udienza aggiornata al 28 febbraio

Si tiene stamane l'ottava udienza del processo in cui Patrick Zaki rischia cinque anni di carcere per diffusione di notizie false

Si è tenuta stamattina a Mansura, in Egitto, l’ottava udienza del processo a carico di Patrick Zaki. L’udienza è stata aggiornata al 28 febbraio. Lo studente dell’Alma Mater di Bologna è imputato per un articolo del 2019 in cui prendeva le difese dei copti, la minoranza cristiana d’Egitto.

Zaki: udienza aggiornata al 28 febbraio

L’udienza del processo a carico di Patrick Zaki è stata aggiornata al 28 febbraio. Lo riferisce una fonte vicina al dossier davanti al Palazzo di Giustizia di Mansura, dove è in corso il procedimento.

Zaki: oggi ottava udienza, attesa per arringa difensiva

Si è tenuta stamane a Mansura, in Egitto, l’ottava udienza del processo in cui Patrick Zaki rischia cinque anni di carcere per diffusione di notizie false. Era stato lo stesso studente egiziano dell’Università di Bologna, sulla scorta di indicazioni dei suoi legali al termine della precedente udienza del 27 settembre, a prevedere che oggi venga data la possibilità di “presentare la nostra difesa”.

Il ricercatore e attivista per i diritti umani, a piede libero dall’8 dicembre dopo 22 mesi di custodia cautelare passati in carcere con accuse più gravi legate a dieci post su Facebook ma informalmente accantonate, è sotto processo presso una Corte della Sicurezza dello Stato per i reati minori (o d’emergenza) della sua città natale sul delta del Nilo.

Patrick è imputato per un articolo del 2019 in cui prendeva le difese dei copti, la minoranza cristiana d’Egitto, sottolineando le sanguinarie persecuzioni dell’Isis degli anni precedenti e due casi di discriminazione sociale e giuridica. Pur libero, il 31enne ricercatore in studi di genere ha un divieto di espatrio e non può lasciare l’Egitto.

La presenza dei diplomatici italiani

A Mansura, come in tutte le precedenti udienze per il prolungamento della custodia cautelare e del processo, erano presenti diplomatici italiani e di altri Paesi nell’ambito di un monitoraggio europeo di processi rilevanti per il rispetto dei diritti umani in Egitto. Le presenze avvengono regolarmente su invito dell’ambasciata italiana al Cairo e spesso vi aderiscono anche rappresentanti di Ue, Usa e Canada.

La scorsa settimana il Parlamento europeo aveva invitato Il Cairo a revocare i divieti di viaggio nei confronti di Patrick e di un’altra attivista egiziana, Mahinour Al Masry.

La premier Meloni e il Presidente Al Sisi alla COP27. Foto dal sito www.governo.itFoto dal sito www.governo.it

Nell’incontro del 7 novembre a margine del vertice Onu sul clima a Sharm El-Sheikh con il capo di Stato egiziano Abdel Fattah al-Sisi, la premier Giorgia Meloni aveva sottolineato la forte attenzione dell’Italia sui casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki

Fonte: Ansa