Crisi ucraina, G7: “Appoggio e solidarietà all’Ucraina”

E' durato due ore il vertice virtuale tra i leader dei Paesi del G7 sulla risposta congiunta alle mosse di Mosca

E’ durato due ore il vertice virtuale dei leader dei Paesi del G7 sulla risposta congiunta alle mosse della Russia in Ucraina. L’Alto rappresentante dell’Unione europea Josep Borrell, fa sapere con un tweet il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, ha assicurato che l’Ue imporrà “pesanti sanzioni entro 24 ore” contro Mosca.

G7 virtuale

“Condanniamo l’invasione russa nel modo più aspro. Affermiamo il nostro inamovibile appoggio e la nostra solidarietà all’Ucraina” affermano i leader del G7 nella dichiarazione diramata dalla cancelleria di Berlino dopo il vertice virtuale di oggi, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier canadese Justin Trudeau, il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron, il presidente del Consiglio Mario Draghi, il primo ministro giapponese Kishida Fumio, il premier britannico Boris Johnson. Insieme a loro hanno partecipato alla riunione anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “Ci impegniamo a proteggere i sistemi democratici e a rafforzare la nostra collaborazione per la priorità globali come clima, ambiente e salute”. Il presidente Vladimir Putin ha “reintrodotto la guerra nel continente europeo, e questo lo mette dalla parte sbagliata della storia”, affermano ancora i Paesi del G7.

“Pesanti sanzioni”

L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha assicurato che l’Ue imporrà “pesanti sanzioni entro 24 ore” contro Mosca, ne dà notizia in un tweet il ministro ucraino Kuleba, dopo un colloquio con Borrell. “Per fermare la brutale invasione di Putin devono essere imposte immediatamente alla Russia severe sanzioni da parte dell’Ue”, aggiunge invitando Borrell “a fare un passo politico e a fornire all’Ucraina una prospettiva europea”.

Kuleba “mi ha informato dell’orribile attacco in corso della Russia contro l’Ucraina. Ho espresso il sostegno costante e personale dell’Ue all’Ucraina e al suo popolo”, ha twittato Borrell.

 

Consiglio Supremo di Difesa

Si è riunito oggi il Consiglio Supremo di Difesa presieduto dal capo dello Stato Sergio Mattarella, a cui hanno partecipato Draghi, i ministri Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, Lorenzo Guerini, Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti e il Capo di Stato Maggiore della Difesa Amm. Giuseppe Cavo Dragone. “Il Consiglio Supremo di Difesa esprime la più ferma condanna per l’ingiustificabile aggressione militare lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, che rappresenta una grave e inaccettabile violazione del diritto internazionale e una concreta minaccia alla sicurezza e alla stabilità globali“, si legge in una nota diffusa dopo la riunione. “La Repubblica Italiana chiede alla Federazione Russa l’immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze fuori dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina. L’Italia ribadisce il pieno sostegno all’indipendenza e all’integrità territoriale dell’Ucraina, Paese europeo amico e democrazia colpita nella sua sovranità. La Repubblica Italiana esprime massima vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e alle sue legittime Istituzioni, alle vittime e alle tante persone che ne soffriranno le conseguenze. Nell’affrontare la crisi in atto, l’Italia manterrà uno stretto raccordo con i propri partner in tutti i principali consessi internazionali. Insieme con i paesi membri dell’UE e gli alleati della NATO è indispensabile rispondere con unità, tempestività e determinazione”. “L’imposizione alla Federazione Russa di misure severe vede l’Italia agire convintamente nel quadro del coordinamento in seno all’Unione Europea. Perché l’Europa non precipiti improvvisamente in un vortice di guerre, è necessario agire con forza e lungimiranza per ristabilire il primato del diritto internazionale e la salvaguardia dei principi e dei valori che hanno garantito pace e stabilità al nostro continente”, conclude la nota.