“Di un Amore Infinito possiamo fidarci”. Carlo Casini testimone profeta padre

Il libro curato da Francesco Ognibene, “Di un Amore Infinito possiamo fidarci”. Carlo Casini testimone profeta padre, (Cantagalli, Siena 2023) raccoglie moltissime testimonianze personali e ricordi d’autore – tutto materiale inedito – sul magistrato, politico, leader del Movimento per la Vita e fondatore della Federazione europea One of Us. La prefazione è del Cardinale Stanislaw Dziwisz e la postfazione di Clara Lejeune, figlia del Venerabile Jérôme Lejeune. Le pagine scorrono ricche di memorie, spunti, riflessioni, aneddoti ed episodi (alcuni veramente toccanti) dai quali emerge il profilo di un testimone autorevole che ha saputo esercitare tutte le virtù attraversando il nostro tempo con coraggio, lucidità di pensiero, coerenza di valori, benevolenza verso tutti. Proponiamo ai lettori l’invito alla lettura scritto da Francesco Ognibene, giornalista caporedattore di “Avvenire” e curatore dell’inserto “è Vita”.

Invito alla lettura: Una presenza vicina

Vorrei essere come lui, come quest’uomo capace di coinvolgere, appassionare, desiderare di seguirlo in capo al mondo. Vorrei somigliare almeno un poco a lui, a Carlo Casini. Le ho sentite affiorare da sole queste parole nella lettura delle oltre cento testimonianze qui raccolte. È un’esperienza inedita, forse ingenua ma autentica, dalla quale lasciarsi sorprendere e trasportare. È accaduto a me, accadrà certamente a chiunque accosta queste pagine per curiosità, affetto, o anche solo per caso. Facile infatti che, leggendo, accada a molti di avvertire come un pungolo dolce e fermo, che invita a pensare, agire, sognare, impegnarsi, una buona volta. Stare a guardare no, non è previsto: si deve uscire dalle proprie sicurezze, là fuori, in mare aperto, nel pensiero, nell’azione, nella presenza culturale, politica, sociale. Nella vita di fede. Perché ci stanno aspettando.

Capita di sperimentare questa nitida impressione scorrendo le voci in sequenza, o anche solo pescando a campione, sia immergendosi in pagine personali e commosse, sia esplorandone altre più istituzionali e panoramiche, tutte convergenti nell’offrire un ritratto di straordinario fascino e proporzionale complessità. In ogni testimonianza si sperimenta come una vicinanza, una prossimità accogliente e calda che colma ogni distanza. Una presenza che sorride e incoraggia, che ci sta parlando, invitante, amica, positiva, forte. Quasi un abbraccio.

Forse perché conoscere da vicino – o ritrovarsi accanto, più viva che mai – una figura monumentale eppure accessibile come quella di Carlo Casini dà corpo alla parte migliore di noi, quella che tante volte abbiamo solo scorto da lontano, talora frequentato e visto all’opera, di certo desiderato come un invincibile anelito della volontà, del cuore, dell’anima. In queste pagine Carlo ci parla attraverso decine di testimoni diretti della sua ricchissima vita come se potessimo ancora ascoltarne la limpida voce, sentire posarsi su di noi i suoi occhi trasparenti e benevoli, lasciarci interrogare dalle parole semplici, profonde, dirette che ha sparso a piene mani. È tutto qui, dentro un libro corposo nella voluminosità ma più ancora nella sostanza di ciò che il loro vero protagonista ci dice ancora, ridestando quel che ognuno è chiamato a essere.

È una lettura che stupisce, snella per la freschezza di storie e aneddoti, fortemente motivante e al tempo stesso impegnativa perché evidenzia miopie e compromessi che forse zavorrano il nostro passo. Tutto con l’aria non certo di rimproverarci ma di portarci per mano a vedere oltre. Ma attenzione, perché sono pagine che non fanno sconti, né lasciano le cose come prima di aprirle. Tra le mani abbiamo infatti uno di quei rari libri capaci di cambiarci, di incidere in profondità, di tracciare una linea, prodigo com’è di idee, spunti, analisi, inviti a cambiare la nostra vita e, a cerchi concentrici, gli altri, e la società intera. Dipende solo da te e da me. È un vasto campo nel quale abbondano le perle preziose, disseminate da un uomo lungimirante e coraggioso che ha aperto – là dove a tutti pareva impossibile – strade lungo le quali tanti oggi possono camminare. Vale per chi ha conosciuto di persona Caro Casini, anche solo per pochi anni – come me –, e a maggior ragione per quanti di lui sanno ancora poco o nulla ma cercano un’ispirazione per spendere i propri talenti nel servizio al prossimo: qui gli uni e gli altri troveranno una guida indimenticabile ai passi da compiere. Soprattutto grazie alle parole di quanti l’hanno frequentato per decenni, condividendo molto, o tutto, come la moglie Maria, che proprio non riesce a stare nell’ombra di un tale marito perché tanti la chiamano in causa come co-protagonista. A lei, alla sua testimonianza, dobbiamo dunque il primo grazie, che abbraccia anche i figli, in un ritratto di famiglia che emerge così tante volte come centrale nella vita di Carlo da offrire assai più che un semplice dato biografico. L’amore per la sposa, gli affetti familiari, il senso di appartenenza a una comunità di legami alimentati e mantenuti vivi con una delicatezza e una creatività che non si dimenticano: anche questo è stato Carlo Casini, e forse questo prima di tutto il resto.

Un flusso di energia buona zampilla da ogni capitolo, impossibile dunque restare inerti. Merito di chi ha donato generosamente i propri ricordi della condivisione di qualche tratto di strada più o meno ampio, per frequentazioni professionali, associative, familiari, politiche, o per compagnie fiorentine, ragioni cliniche, persino per via indiretta (toccante la voce di chi l’ha scoperto solo “dopo”, avanguardia dei tanti che a lui si avvicineranno nel tempo). Le testimonianze riunite in questo volume – merito di un’idea assolutamente opportuna di Marina Casini, figlia e custode di memorie e insegnamenti, e del suo prodigarsi per raccogliere e organizzare gli scritti – offrono ciascuna un tratto irripetibile della personalità di Carlo, del suo profilo intellettuale, dell’impegno politico, della sensibilità giuridica, dell’intuito profetico che ha dato consistenza a quel prodigio di opere e umanità, bimbi e mamme restituiti alla vita tutta intera, persone di ogni estrazione spinte a spendersi in un volontariato antesignano ed esemplare, che è il Movimento per la Vita. Realtà che con i Centri di Aiuto alla Vita – e le tante iniziative proliferate dalla stessa radice – oggi è apparentemente persino ovvia, tanto è indispensabile, ma che nell’originale forma aperta e accogliente si deve alla generatività di chi ne è stato padre prima che fondatore.

Nel succedersi delle voci prende forma sotto i nostri occhi l’avvincente volto umano e cristiano di una persona dalle qualità inconfondibili e che però non si pone fuori dalla nostra portata, come fosse il fortunato destinatario di grazie che non ci sono capitate in sorte. Lo sentiamo invece sempre prossimo e imitabile, una figura che calamitava in vita e continua a farlo ora per il suo carisma immutato (quanti testimoni riferiscono di una personalità che attirava in modo spontaneo chiunque lo avvicinasse: accade lo stesso qui, capitolo dopo capitolo). Per chi crede, è un profumo conosciuto: il bonus odor Christi che ci pone davanti alla misura concreta e verificabile della santità. Quella che può anche portare agli altari, per capirci.

Ma dentro lo scrigno di parole preziose che avete tra le mani c’è anche molto altro. Anzitutto – mi pare – il metodo per affrontare la società secolarizzata e plurale che così spesso ci scoraggia, quasi fossimo in fondo persuasi che merita il nostro impegno attivo solo un contesto protetto e conciliante nel quale limitarsi a confermare nelle proprie convinzioni chi è già d’accordo con noi mentre si alza il ponte levatoio (e i decibel della contestazione frontale) rispetto a una società complicata e non di rado ostile. La laicità di Carlo in questo offre un campo di riflessione e di studi sconfinato: consapevole del vento contrario, ma allergico alle recinzioni dentro le quali predicare le proprie verità al riparo della storia, ha scelto di misurarsi in campo aperto cercando dappertutto, sempre e con chiunque un punto di incontro, un argomento razionale e persuasivo, un terreno condiviso a partire dal quale costruire una civiltà più umana e rispettosa della vita (papa Francesco direbbe che ha preferito il rischio della polvere alla sicurezza di un pulpito). Ha dialogato senza paura, sempre, con chiunque, col suo eterno sorriso, mai però deflettendo dalle proprie convinzioni, e anzi aggiornandole e motivandole con sempre nuove idee. È così che Carlo Casini ha saputo dar vita – è il caso di dirlo – a infinite iniziative nate dall’intuizione che è solo dall’incontro in campo aperto e dalla consapevolezza viva di cosa occorre davvero oggi alla società e alle persone che sorgerà una civiltà capace di riconoscere l’umanità del concepito come del malato, del povero e dello straniero, dell’anziano, del disabile, del disprezzato, di chi la pensa all’opposto di noi. È il metodo della fraternità, della comune umanità riconosciuta come casa condivisa, dentro la quale chi crede davvero nella vita “prima di tutto” potrà poi risvegliare la coscienza diffusa – ecco l’immenso lavoro davanti a noi, come un testimone affidato alle nostre mani – che non c’è futuro umanamente sostenibile senza il riconoscimento che la vita è dono che ci precede, mai cosa o merce, vuoto a perdere o “dignità a scalare” sotto i colpi di patologie o difformità rispetto agli standard dettati dalla “cultura dello scarto”.

Il pensiero morale, politico, giuridico e teologico di Carlo Casini è una cisterna d’acqua inesauribile per tempi siccitosi come i nostri, un tonificante che infonde infallibilmente coraggio e serenità. Ascoltare chi l’ha conosciuto regala la fiducia che, con la sua mappa nelle nostre mani, nulla è da considerare perduto, mai, e che vale la pena parlare di tutto con tutti, ascoltando tutti su tutto, pronti in ogni momento a rendere ragione della nostra speranza, lieta e salda. Perché a muoverci non è una nostra idea, ma la certezza che la vita è un bene infinito, un principio primo dal quale discende tutto il resto. Terra sacra per l’umanità, che si creda o no.

Questo libro – con le voci proposte nel semplice ordine alfabetico – costituisce la prova tangibile che possiamo farcela a essere convincenti “testimoni di vita”, se saremo almeno un poco come Carlo. Padre, amico, esempio, maestro, confidente, ispiratore, fratello. Uomo di Dio e della gente. Lui davvero uno di noi, il primo.