ALLUVIONI IN COREA DEL NORD: OLTRE 130 MORTI E ALMENO 390 DISPERSI

E’ di  133 morti e almeno 395 dispersi il bilancio delle alluvioni che si sono verificate in Corea del Nord, nella zona di frontiera con la Cina. Secondo quanto riferito dalle Nazioni Unitem almeno 107 mila persone hanno dovuto abbandonare le loro case, soprattutto nelle aree situate nei pressi del fiume Tumen che segna parte del confine tra la Corea del Nord e la Cina da un alto e la Russia dall’altro.

Le inondazioni sono state causate dal passaggio del tifone Lionrock. Le abbondanti piogge hanno causato anche l’allagamento di campi e buona parte di quello che era già stato definito un esiguo raccolto è stato distrutto. Inoltre, i media di stato nordcoreani, hanno sottolineato come gli abitanti della regione nordorientale stiano soffrendo delle “grandi privazioni”.

Inoltre, secondo i dati diffusi dai media, oltre 35.500 case sono state colpite dalle acque, e il 69 per cento di esse è stato completamente distrutto. Sono stati danneggiati 8.700 edifici pubblici, secondo l’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Più di 16mila ettari di coltivazioni sono state inondate e almeno 140mila persone hanno bisogno di aiuto urgente.

Nei giorni scorsi il governo di Kim Jong Un aveva promosso una mobilitazione di massa di 200 giorni con lo scopo di risollevare e rafforzare l’economia del Paese, ma vista la recente calamità che si è abbattuta sul Paese, questa iniziativa è stata ridiretta all’assistenza alle vittime dell’alluvione.