Serie A, si torna (parzialmente) in campo: via libera agli allenamenti di gruppo

Ok dei ministri Spadafora e Speranza, ma l'allerta resta massima: due settimane di quarantena per un eventuale positivo e per i contatti più stretti

Via libera del Governo agli allenamenti di gruppo. La dichiarazione congiunta dei ministri Speranza e Spadafora dirada gli ultimi dubbi sulla ripresa effettiva delle sessioni, con le squadre che ottengono l’ok a ritornare al completo sui terreni dei propri centri sportivi: “Il parere richiesto dal Governo sul protocollo presentato dalla Figc è stato espresso dal Comitato Tecnico Scientifico e conferma la linea della prudenza sinora seguita dai ministeri competenti. Le indicazioni del Comitato, che sono da considerarsi stringenti e vincolanti, saranno trasmesse alla Federazione per i doverosi adeguamenti del Protocollo in modo da consentire la ripresa in sicurezza degli allenamenti di squadra a partire dal 18 maggio”.

Le disposizioni

Ok del Cts, dunque, ma la prudenza resterà massima: innanzitutto, gli allenamenti di gruppo riprenderanno solo per quelle società che potranno rispettare la direttiva del distanziamento imposta per la Fase 2. Limitati al minimo i contatti con l’esterno e, in caso di un soggetto trovato positivo, tutti potrebbero finire in quarantena visto che, secondo quanto previsto, saranno disposte due settimane di lockdown per lui e per i contatti più ravvicinati. Per quanto riguarda la ripresa del campionato e, più in generale, del calcio giocato, per i team italiani ci sarà ancora da attendere. Servirà un’ulteriore decisione da parte degli organi preposti ma la sensazione è che, visti i tempi stretti, un sì o un no dovrà necessariamente arrivare a stretto giro. Anche perché, oltre alla Germania, altri campionati hanno già deciso di riprendere: ultimo, in ordine di tempo, la Premier League inglese, che ha ricevuto l’ok del primo ministro Boris Johnson per una ripresa definitiva a partire dall’1 giugno.