Alle fiabe della buonanotte ci pensa Alexa

La lettura genitore-figlio è un momento molto importante per la crescita, dal punto di vista pedagogico e psicologico, tanto che l'ultimo rapporto dell'Aie (associazione degli editori) ha mostrato come i bambini tendano a leggere di più se appartenenti a famiglie di lettori.

Luce inquietante

Nel Regno Unito un genitore su quattro affida ai computer la fiaba della buonanotte dei loro figli. Libraio.it ha approfondito la questione e ne sono emersi comportamenti generalizzati che riverberano una luce inquietante sulla società contemporanea. Che fine hanno fatto i libri per bambini? Ora le favole ai bimbi le legge Alexa. Sempre meno tempo per le letture che hanno formato i valori di intere generazioni, aiutando la crescita psicologica e morale dei bambini. “Mamme e papà britannici leggono ancora storie della buonanotte ai propri bambini?  Se lo è chiesto il BookTrust, organizzazione benefica per la lettura dei bambini nel Regno Unito, che ha condotto- spiega Libraio.it -. Un sondaggio sulle abitudini familiari, su un campione di 1000 genitori con figli sotto ai 10 anni”.

Esempio negativo

I risultati, come riporta Sky news Uk, hanno rivelato che molti genitori si affidano alla tecnologia anche per questo tipo di attività: infatti, il 26% dei genitori ha detto di lasciare ai dispositivi tecnologici (come Amazon Alexa), la lettura delle fiabe della buonanotte. “Le motivazioni principali sembrerebbero da una parte la mancanza di tempo, dall’altra la voglia di far interagire i propri bambini con la tecnologia – sottolinea Libraio.it -. Un genitore su 5 ha dichiarato di essere “troppo occupato”, dando la colpa agli impegni lavorativi. Fortunatamente, la percentuale di chi afferma di trovare il tempo di leggere una storia ai propri figli prima di andare a dormire, rimane più alta, seppur di poco (28%)”.

“I libri non sono importanti per me”

Nel dettaglio, il 26% dei genitori si è rivolto ad assistenti elettronici come Amazon Alexa, mentre più della metà degli intervistati ha dichiarato di utilizzare telefoni, tablet e app con i propri bambini. “Nonostante questi dati a supporto della tecnologia, va comunque sottolineato che l'83% del campione ha detto di preferire i libri cartacei per i propri figli”, osserva Libraio.it e Francesca Simon, scrittrice americana per bambini edita in Italia da Salani, ha così commentato i risultati del sondaggio: “In questa maniera si trasmette ai figli il messaggio 'i libri non sono importanti per me'. È davvero questo il messaggio che vogliamo passare? Io non credo alla scusa del 'non ho tempo'. Le vere motivazioni sono semplicemente pigrizia, stanchezza o mancanza di voglia“. Il dato positivo, evidenzia Libraio.it, è che in Italia il 78% dei genitori legge libri ai propri figli, nonostante una parte di queste persone non si consideri un lettore. Per quanto riguarda l’uso delle nuove tecnologie in Italia, come device e app sostituti dei genitori, il rapporto Aie ha dimostrato che siamo ancora lontani dalle statistiche inglesi: l'uso di e-book è all'11%, diaudiolibri all'1% e le App rimangono le più alte, ma pur sempre al 17%. La percentuale più significativa resta sempre quella dei libri cartacei e tattili.