Ahmadinejad chiede elezioni libere

In una lettera aperta inviata alla Guida suprema della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei, e pubblicata sul sito web Dolat-e Bahar, frequentato da suoi sostenitori, l'ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha chiesto l'immediata convocazione di “elezioni libere” nel Paese.

La lettera

L'ex capo di Stato ha, in particolare, invocato “l'immediata convocazione di elezioni presidenziali e legislative libere, ovviamente senza la messa in scena del Consiglio dei Guardiani o l'interferenza di organi militari o di sicurezza, così che il popolo abbia la libertà di scegliere”. “E' una necessità urgente”, ha scritto Ahmadinejad.

L'accusa

Il Consiglio dei Guardiani è un organo di controllo della Repubblica Islamica responsabile dell'organizzazione della maggior parte delle elezioni, e che in quanto tale si occupa della convalida delle candidature. Inoltre, l'ex presidente chiede il licenziamento del capo dell'Autorità giudiziaria, l'ayatollah Seyyed Larijani, nominato da Khameni, per la sua “cattiva gestione” dell'ente. Secondo l'ex leader le “ingiustizie commesse” dai suoi capi sono “una delle cause principali del malcontento popolare”, che ha portato alle manifestazioni di oltre un mese fa in cui furono uccise almeno 25 personeAhmadinejad ha chiesto anche il rilascio di tutti gli arrestati o condannati per aver criticato il governo e la cessazione di ogni processo nei loro confronti.

Conservatore

Ultra-conservatore e populista, Ahmadinejad è stato rieletto nel 2009, in un'elezione i cui risultati furono duramente contestati dall'opposizione. Nei giorni successivi al voto si sono tenute numerose manifestazioni di protesta che hanno visto la partecipazione di milioni di persone. Tali manifestazioni sono state duramente represse dal governo con la conseguente morte di un indefinito numero di manifestanti. Ahmadinejad combina la visione mistica iraniana con un approccio riformista, cosa che l'ha condotto negli ultimi anni di presidenza a uno scontro con la fazione più conservatrice guidata da Ali Khamenei.