Scalata di Vivendi a Mediaset: Bolloré indagato a Milano per aggiotaggio

Vincent Bolloré, imprenditore e produttore televisivo francese – nonché presidente del Consiglio di Amministrazione della holding Havas, sesto gruppo mondiale nel settore delle telecomunicazioni – è indagato dalla procura di Milano per aggiotaggio nell’operazione con la quale la società ha comprato le azioni Mediaset. L’aggiotaggio (dal francese agiotage, derivante a sua volta dall’italiano aggio ovvero cambio di valore) è un reato disciplinato dal codice penale italiano riguardante il “Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio”.

L’indagine è partita dopo l’esposto dello scorso dicembre fatto dalla Fininvest di Berlusconi a Consob, Agcom e procura di Milano dove si ipotizza che il gruppo Vivendì, proprietario anche del 24,68% di Telecom, di aver fatto “scendere artificiosamente il valore del titolo Mediaset” per poi tentare la scalata “a prezzi di sconto”. “Ci hanno fatto un ricatto, un’estorsione: di fronte a questa scalata ostile pensiamo di resistere, e crediamo che la magistratura debba dare seguito alla nostre cause, i giudici devo darci ragione”, aveva detto Berlusconi lo scorso 22 dicembre, come riportava il Corriere della Sera nel darne la notizia.

“No comment” è stata l’unica laconica risposta da parte di Vivendi alle accuse. Il titolo ha avuto un avvio difficile a Parigi: le azioni hanno ceduto il 3,1% in seguito alla pubblicazione dei dati di bilancio di ieri che hanno deluso gli analisti.