Ballottaggi, affluenza in calo: alle 19 ha votato il 31,40% degli aventi diritto

Oltre 4 milioni di italiani sono chiamati a tornare alle urne a seguito del primo turno dell’11 giugno, per l’elezione dei sindaci di 101 comuni di regioni a statuto ordinario, tutti con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, tra i quali 3 capoluoghi di regione (Catanzaro, Genova e L’Aquila) e 19 capoluoghi di provincia: Alessandria, Asti, Belluno, Como, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani.

Affluenza in calo

E’ stata del 31,40% quella rilevata alle 19:00 per i ballottaggi in 103 comuni chiamati al voto (il dato diffuso dal Viminale non tiene conto delle comunali in corso in Friuli Venezia Giulia e Sicilia). Al primo turno alle ore 19:00 la percentuale dei votanti era stata del 40,66%. Si conferma così il dato delle 12:00 che aveva visto il calo coinvolgere tutti i 22 capoluoghi chiamati alle urne, senza eccezioni. Nei tre capoluoghi di regione a mezzogiorno l’affluenza è stata quasi analoga: 14,93% (19,35 al primo turno) a L’Aquila; 14,22% (16,10) a Genova; 14,08% (22,13) a Catanzaro. Le città dove si è votato di più – ma con percentuali sempre inferiori al primo turno – sono state Lecce, Padova e Rieti; fanalini di coda Belluno, con quasi la metà degli elettori al voto rispetto al primo turno, e Trapani, dove ha votato solo il 7,72% degli aventi diritto. Nella città siciliana è in corso un voto atipico perché corre un solo candidato dopo l’esclusione del secondo che aveva guadagnato il ballottaggio: perché le elezioni siano valide deve recarsi alle urne il 50% degli elettori e il traguardo sembra lontano. Le urne si chiudono alle 23:00.

5 Stelle, ago della bilancia

Quella di oggi è una sfida sostanzialmente a due, con il centrodestra e il centrosinistra in lizza quasi ovunque nei grandi centri e con l’incognita dell’affluenza oltre che del comportamento nelle urne degli elettori 5 Stelle che – fuori dai giochi che contano – potrebbero diventare l’ago della bilancia sui risultati finali. Per il turno di ballottaggio il centrodestra incrocia le dita e conta di potersi affermare in una decina di capoluoghi di provincia su 22 (più Carrara) partendo con un vantaggio di 13 rispetto al centrosinistra che parte in vantaggio in soli 6. E in cui a fronte dell’attivismo di Berlusconi e Salvini, Renzi è rimasto dietro le quinte.

I comuni interessati

Turno di ballottaggio anche in Friuli Venezia Giulia per le elezioni in un comune capoluogo di provincia (Gorizia); in Sicilia, per le elezioni in 7 comuni, di cui un capoluogo di provincia (Trapani); in Sardegna per le elezioni in 2 comuni, di cui un capoluogo di provincia (Oristano). Il turno di ballottaggio interesserà complessivamente 101 comuni di regioni a statuto ordinario, nonché 10 comuni di quelle a statuto speciale. Si tratta in totale di 4.304.739 elettori, di cui 2.054.516 maschi e 2.250.223 femmine, e di 5.184 sezioni elettorali. In particolare, nelle regioni a statuto ordinario, saranno interessati 4.024.231 elettori, di cui 1.918.838 maschi e 2.105.393 femmine, per un totale di 4.861 sezioni.

Le modalità di voto

I seggi sono aperti dalle ore 7:00 e chiuderanno alle ore 23:00; lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto e dopo il riscontro del numero dei votanti. Per il turno di ballottaggio nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, poiché al primo turno nessun candidato sindaco ha avuto la maggioranza assoluta dei voti, si sceglie tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. L’elettore vota tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato che si intende votare. I risultati delle operazioni elettorali saranno diffusi in tempo reale attraverso il sito www.interno.gov.it. Il ministero dell’Interno ricorda che, configurandosi il turno di ballottaggio come una prosecuzione delle operazioni del primo turno, potranno votare in occasione del ballottaggio solo gli elettori che abbiano maturato il relativo diritto entro l’11 giugno 2017 (giorno del primo turno di votazione); peraltro gli aventi diritto al voto potranno partecipare al turno di ballottaggio anche se non si siano recati a esprimere il voto nella votazione del primo turno. Per poter esercitare il diritto di voto presso l’ufficio elettorale di sezione nelle cui liste risulta iscritto, l’elettore dovrà esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale a carattere permanente.

L’appello di Gentiloni

Scegliere chi ci governa è molto importante, lo dico pensando ai ballottaggi di domenica prossima e invitando la gente ad andare a votare”. E’ l’appello di Paolo Gentiloni lanciato nei giorni scorsi surante la sua visita a Pesaro. “Partecipare alla scelta di chi ci governa – ha detto – è uno straordinario esempio di democrazia e civismo“.

Di Maio: “Massima libertà ai nostri elettori”

Ai ballottaggi, dove il Movimento 5 Stelle non corre, “daremo massima libertà ai nostri elettori e non ci permetteremo ma di dire cosa votare per cui anche stavolta nessun sostegno e nessun endorsement”. E’ quanto afferma il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, rispondendo ai giornalisti a margine di una conferenza stampa a Firenze. “Sapranno i cittadini cosa votare perché gli elettori vanno trattati con rispetto e chi crede di potergli dire cosa debbano votare è una persona che gli manca di rispetto”, aggiunge. Secondo Di Maio, il Movimento è “un argine all’astensionismo e magari alla nascita di movimenti violenti. Noi abbiamo sempre cercato di promuovere la partecipazione e la ricetta, secondo me, per combattere l’astensionismo è smettere di chiedere ai cittadini solo di votare sul chi perché i cittadini vogliono votare anche sul cosa e sul come si debbano spendere i soldi delle loro tasse, tanto è vero che un record di affluenza c’è stato al referendum costituzionale di dicembre – conclude -. Questo è un metro per capire che la gente è stufa sempre di votare solo le persone”.