“Non rispondo”. Così il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini, risponde a chi chiede le sue dimissioni. La richiesta è stata avanzata da più parti.
“Adesso ci lecchiamo le ferite” ha commentato Basentini in una lunga intervista a Interris.it, che sarà online domani mattina. L’ex procuratore aggiunto del Tribunale di Potenza ha sottolineato la complessità strutturale del sistema penitenziario e le sue carenze. Elementi venuti alla luce nella rivolta scoppiata nei giorni scorsi nel carcere di Salerno e propagatasi in 27 centri penitenziari della Penisola, da Foggia a Modena.
“Una delle criticità più serie deriva dall’assistenza sanitaria, che l’amministrazione penitenziaria non gestisce – ha specificato Basentini -. La sanità pubblica è già in difficoltà: chi vive in una condizione di assembramento obbligato, si sente preoccupato. L’occasione è stata utile per far emergere una serie di carenze e una voglia di libertà dei detenuti”.
“Ora c’è bisogno di una collaborazione fra tutti, anche i detenuti” ha aggiunto Basentini il quale, al momento, auspica di ripristinare la sicurezza il prima possibile.
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