Si suicida deputato accusato di stupro

Dan Johnson, parlamentare repubblicano del Kentucky, si è tolto la vita dopo essere stato accusato di aver stuprato una donna nel seminterrato di casa sua nel 2013. Lo sceriffo della contea di Bullitt, Donnie Tinnell, ha riferito che l'uomo si è sparato su un ponte. Lunedì il Kentucky Center for Investigative Reporting aveva reso nota la denuncia della donna.

La vicenda

All'epoca la polizia aveva indagato, senza poi presentare accuse formali. Martedì Johnson ha definito le accuse “totalmente false” e parte di una strategia per screditare il Grand Old Party, citando il caso di Roy Moore. Il riferimento era al candidato repubblicano dell'Alabama per un seggio al Senato – sconfitto ieri dal democratico Doug Jones – che era stato accusato di molestie sessuali. Il coroner della Contea, Dave Billings, ha riferito che Johnson ha fermato la sua auto in una zona appartata del ponte, è sceso ed è morto per un solo colpo d'arma da fuoco. “Direi che si tratta probabilmente di un suicidio”, ha detto aggiungendo che l'autopsia è prevista oggi. Poco prima di morire, Johnson aveva pubblicato sul suo profilo Facebook un post in cui chiedeva di prendersi cura della moglie.

Carriera

L'elezione di Johnson è avvenuta nel 2016, anno particolarmente fruttuoso per partito repubblicano del Kentucky, che ha conquistato per la prima volta da 100 anni a questa parte la maggioranza parlamentare nella Camera dei rappresentanti dello Stato. Johnson è riuscito a essere eletto, nonostante alcuni dirigenti del Gop lo avessero invitato a fare un passo indietro dopo che sui media locali erano stati pubblicati alcuni suoi post su Facebook in cui paragonava l'ex first lady Michelle Obama a una scimmia. Il reverendo della chiesa evangelica Heart of Fire di Louisville ha raccontato che Johnson si era speso per la libertà religiosa e per l'insegnamento della Bibbia nelle scuole pubbliche.