Cutro: 94 candele per ricordare le vittime a 6 mesi dal naufragio

A sei mesi dal naufragio di Cutro, avvenuto il 26 febbraio scorso, sono state accese in riva al mare 94 candele - rosse per gli adulti, bianche per i bambini - in ricordo dei migranti morti

Foto di Jessica Mangano su Unsplash

A sei mesi dal naufragio di Cutro, avvenuto il 26 febbraio scorso, sono state accese in riva al mare 94 candele – rosse per gli adulti, bianche per i bambini – in ricordo degli altrettanti corpi di migranti recuperati dalle acque. Decine di persone sono andate in spiaggia alle 4,30 – l’ora del naufragio – per rendere omaggio alle vittime.

Ricordate vittime naufragio di Cutro, 94 candele su spiaggia

Novantaquattro candele accese nel punto della spiaggia di Steccato di Cutro dove sei mesi fa, il 26 febbraio 2023, avveniva il naufragio che segnava una delle più grandi tragedie dell’immigrazione. Novantaquattro luci come le vittime accertate dello schianto del caicco “Summer love” sulle coste crotonesi.

Ad accenderle, verso le 4,30 – l’ora del naufragio – è stato un gruppo di persone che ha accolto l’appello del giornale on line CrotoneNews. Attorno al relitto di una parte della targa con il nome della barca, sono state poste 59 candele rosse per ricordare gli adulti e 35 candele bianche simbolo dei minori deceduti. Prima dell’accensione sono state spente le luci dei telefoni e dei faretti dei cameraman per provare ad immaginare le sensazioni di chi era a bordo del caicco finito su una secca e poi sballottolato dal mare in tempesta. Stamani il mare era calmo ed il cielo stellato, ma il buio ha fatto comprendere il terrore che hanno provato nella notte gelida di sei mesi fa i migranti a bordo.

Accanto ad ogni candela ciascuno dei presenti, tra cui anche il sindaco di Cutro Antonio Ceraso, ha posto il nome di una delle vittime dopo averlo letto ad alta voce. Ramzi Labidi, dell’associazione Sabir ha letto la prima Sura del Corano, mentre l’attore Francesco Pupa ha declamato i versi di una preghiera laica. Poi il silenzio, l’emozione e le lacrime. Alla cerimonia c’era anche Vincenzo Luciano, il pescatore di Steccato che per primo è intervenuto a portare soccorso ma che ha potuto solo tirare fuori dal mare dei cadaveri. “Era giusto ricordare a sei mesi dalla strage le persone che hanno perso la vita in mare – ha detto il direttore di CrotoneNews, Vincenzo Montalcini -. Lo abbiamo fatto accendendo delle luci per chiedere di fare luce sull’accaduto”.

Fonte: Ansa