LIBIA, DA VENERDI’ RECUPERATI A SABRATHA 87 CORPI DI MIGRANTI

Sono 87 i corpi senza vita di migranti recuperati finora a Sabratha, città costiera della Libia. Da venerdì a ieri, una squadra di volontari “ha recuperato i corpi di 87 migranti”, ha detto alla France presse un portavoce del consiglio comunale di Sabratha, città situata 70 chilometri a Ovest di Tripoli. Domenica era stato riferito del ritrovamento di 41 cadaveri, “trasferiti al centro di medicina legale per prelevare campioni di Dna”, prima di essere “registrati e sepolti”.

Il consiglio comunale di Sabratha ha dato vita di recente a una squadra di volontari per recuperare i cadaveri dei migranti che finiscono sulle spiagge, chiedendo agli abitanti di collaborare, segnalando l’eventuale presenza di corpi sulla costa. Ieri lo stesso consiglio ha detto di temere che la città diventi “un centro per il traffico di esseri umani e l’immigrazione irregolare”, chiedendo al governo di unità nazionale di Fayez al Sarraj di intervenire per “mettere fine a questa tragedia umana”.

Oltre 3.400 migranti sono morti o dispersi mentre tentavano di attraversare le frontiere di tutto il mondo nei primi 5 mesi del 2016. E di questi l’80% riguarda le rotte per l’Europa. Lo stima l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim). Il dato è superiore del 12% rispetto ai primi 5 mesi del 2015, mentre la rotta più letale del pianeta per i migranti – ha detto Frank Laczko, direttore del Centro di Analisi Oim a Berlino – è il Mediterraneo con la tratta tra Nord Africa e Italia divenuta il passaggio più pericoloso al mondo.