Congo, l’allarme dell’Unicef: “850 mila bimbi sfollati, la crisi umanitaria cresce rapidamente”

Sono oltre un milione le persone che sono state costrette ad abbandonare le loro case e le loro terre natali a causa dei sempre più frequenti conflitti nella regione del Greater Kasai nella Repubblica Democratica del Congo.

La denuncia dell’Unicef

Secondo quanto denunciato dall’Unicef sono circa 850 mila i bambini senza abitazione, dati che la rendono una delle più grandi crisi di minori sfollati al mondo. “A causa di questa brutale violenza, le vite di centinaia di migliaia di bambini e delle loro famiglie nel Greater Kasai sono state sconvolte” ha dichiarato Tajudeen Oyewale, rappresentante pro-tempore dell’Unicef nella Repubblica Democratica del Congo.

La maggior parte delle persone sfollate nella regione sta attualmente vivendo insieme a famiglie affidatarie e parenti in comunità già fra le più povere nel Paese, che vivono in condizioni persino più critiche da quando la situazione economica nel paese sta peggiorando. In molti casi, gli sfollati hanno perso o lasciato indietro tutti i loro beni di prima necessità e i loro effetti personali. Un minor numero di famiglie sfollate è scappato nei boschi vicini ai loro villaggi, sopravvivendo in baracche di fortuna: sono le più vulnerabili e le meno accessibili agli operatori umanitari. “Questa è una crisi umanitaria che sta rapidamente crescendo e, insieme ai nostri partner, stiamo lavorando in una situazione di grande insicurezza per provare ad aiutare queste famiglie estremamente vulnerabili” ha spiegato Oyewale.