Coronavirus: nel mondo contagi saliti a 9,4 milioni. L’allarme dell’Oms

Impennata di contagi e morti in America Latina, panama sostituisce il ministro della sanità. Disney rinvia apertura parchi in California. Crociere, al via class action contro la Carnival

Il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus

Il numero di casi di contagio da Covid-19 accertati nel mondo si approssima ormai alla soglia dei 10 milioni. Infatti, secondo l’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, sono saliti a 9 milioni 408.757. Dall’inizio dell’emergenza le persone decedute sono 482.184, quelle guarite 4 mln 729.511. Usa e Brasile i Paesi più colpiti. La Cina registra 19 nuovi casi, di cui 13 a Pechino. Salgono così a 269 i contagi registrati nella capitale cinese dall’11 giugno, quando fu scoperto il nuovo focolaio a Fengtai.

Allarme Oms

La soglia dei dieci milioni di malati sarà superata entro la prossima settimana. “Nel primo mese di questo focolaio, ci sono stati meno di 10mila casi. Nell’ultimo mese quasi 4 milioni”, ha ricordato il direttore generale dell’agenzia dell’Onu, Tedros Adhanom Ghebreyesus: “in attesa di avere il vaccino si deve fare tutto il possibile con tutti gli strumenti a disposizione”, ha detto.

Virus, in Usa 35.900 casi nelle 24 ore

Nelle ultime 24 ore gli Stati Uniti hanno registrato oltre 35.900 nuovi casi di contagio da coronavirus, un numero record da fine aprile e uno dei più alti rilevati dall’inizio della pandemia. Il Paese resta il più colpito al mondo dalla pandemia in termini assoluti, sia per numero di casi (2 milioni 380.452) che di vittime (+756 nelle ultime 24 ore, per un totale di 121.969). Disney ha annunciato il rinvio della riapertura di Disneyland e Disney California Adventure, i due parchi a tema del Golden State, a causa del riacutizzarsi della pandemia. La data prevista era il 17 luglio. La società non ne ha indicata una nuova.

America Latina, impennata di contagi e morti

A conferma del fatto che l’America Latina è al momento il centro della pandemia da coronavirus nel mondo, nelle ultime 24 ore nella regione sono decisamente cresciuti sia i contagi (2.220.357, +66.795), sia i morti (102.985, +2.809). E’ quanto emerge da una elaborazione statistica realizzata oggi dall’ANSA sulla base dei dati di 34 Nazioni e territori latinoamericani. Continua netta la curva ascendente in Brasile, secondo Paese al mondo per presenza di Covid-19 dopo gli Stati Uniti: i contagiati sono saliti a 1.188.631 (+42.725) e i morti hanno toccato quota 53.830 (+1.185). Al secondo e terzo posto figurano da tempo il Perù (264.689 contagi e 8.586 morti) e il Cile (254.416 e 4.731). Altri sette paesi seguono con contagi superiori ai 20.000: Messico (196.847 contagi e 24.324 morti), Colombia (77.113 e 2.491), Ecuador (52.334 e 4.309), Argentina (49.851 e 1.116), Repubblica Dominicana (28.631 e 691), Panama (27.314 e 536) e Bolivia (26.389 e 846).

Panama, sostituita ministro della Sanità

Il presidente di Panama, Nito Cortizo, ha annunciato ieri sera la sostituzione di tre ministri del suo governo, ed in particolare l‘avvicendamento al ministero della Sanità, dove Luis Sucre ha preso il posto di Rosario Turner. Lo scrive il quotidiano El Siglo. Rivolgendo via Twitter un saluto alla ministra uscente, Cortizo l’ha ringraziata per “averci guidato con responsabilità e impegno nella battaglia contro il Covid-19 e sono sicuro che il designato Luis Sucre continuerà l’eccezionale lavoro fino ad oggi realizzato”. Dopo aver ribadito che “il Paese è in debito con la signora Turner vedendo lo straordinario lavoro da lei svolto”. Ma, ha spiegato, “la pandemia è una maratona che può essere affrontata solo con avvicendamenti che garantiscano la freschezza della squadra che si occupa della quotidianità della situazione”. Al nono posto fra i paesi d’America Latina per contagi, Panama ha registrato finora 27.314 contagiati dal Covid-19 e 536 morti.

Crociere, al via class action contro la Carnival

Oltre 1.000 passeggeri di una nave da crociera che venne colpita dal coronavirus hanno avviato una class action contro l’armatore Holland America Line e la casa madre Carnival Corporation accusandoli di cattiva gestione del focolaio scoppiato lo scorso marzo a bordo della MS Zaandam. Secondo quanto riporta USA Today, la causa è stata promossa dai coniugi Leonard Lindsay e Carl Zehner. In particolare, quest’ultimo si ammalò e trascorse tre settimane in terapia intensiva attaccato a un ventilatore. La denuncia accusa le due società di non aver preso provvedimenti adeguati per salvaguardare e mitigare il rischio di infezione da coronavirus per i loro passeggeri dopo che il virus si era già diffuso su diverse navi del gruppo, tra cui la Diamond Princess e la Grand Princess della controllata Princess Cruises. La MS Zaandam cominciò il suo viaggio dal porto di Buenos Aires, in Argentina, il sette marzo scorso, ma il 13 marzo la Holland America Line annunciò la sospensione delle attività per almeno 30 giorni. Il giorno dopo la nave cercò di rientrare in un porto argentino, ma le autorità negarono l’ingresso, come fecero successivamente anche le autorità del Cile. Secondo la denuncia, ai passeggeri venne detto di auto-isolarsi nelle loro cabine quando la società sapeva già da almeno una settimana che alcuni membri dell’equipaggio presentavano i sintomi della malattia. La Zaandam ricevette il permesso di attraccare nel porto di Everglades, in Florida, solo il tre aprile, quando gran parte dei passeggeri furono fatti sbarcare.