Migranti, l’Unhcr: “2016 anno nero nel Mediterraneo: 3.800 morti”

Sono almeno 3.800 i migranti morti dall’inizio dell’anno durante la traversata del Mediterraneo alla volta dell’Europa. Un numero record, ha denunciato l’Onu. “Possiamo confermare che almeno 3.800 persone sono morte o disperse nel Mar Mediterraneo dall’inizio dell’anno, rendendo il bilancio delle vittime del 2016 il più alto mai registrato“, ha detto via mail alla France presse un portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), William Spindler. Lo scorso anno erano state 3.771 le persone morte durante la traversata.

L’elevato numero delle vittime di quest’anno, come riferito dall’Unhcr, è stato raggiunto nonostante la significativa diminuzione dei tentativi di attraversare il Mediterraneo. Nel 2015, infatti, sono state 1.015.078 i migranti che hanno cercato di raggiungere l’Europa via mare, contro i circa 330 mila del 2016. Il numero delle traversate è diminuito, ha precisato l’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati, in seguito all’accordo stipulato tra la Turchia e l’Unione Europea.

In base a quanto ha spiegato Spindler, i nuovi dati si riferiscono a diversi incidenti, in particolare alle testimonianze delle persone soccorse negli ultimi giorni e poi fatte sbarcare in Italia. Nel 2016 ad essere aumentato è il tasso dei decessi: una persona ogni 88 che hanno tentato la traversata ha perso la vita, un dato in netta crescita rispetto a 1 ogni 269 dello scorso anno. Nel Mediterraneo centrale questo dato è addirittura più alto, con una morte ogni 47 arrivi.