Anche il Niger si ribella a Boko Haram: 260 terroristi uccisi in una settimana

Niger

In soli sei giorni le forze di sicurezza nigeriane hanno ucciso 260 miliziani di Boko Haram da quando il gruppo terroristico ha iniziato a sconfinare nella regione a sudest del Niger in risposta all’imminente decisione di autorizzare l’invio di truppe contro la setta jihadista.

Il bilancio di una settimana di combattimenti e’ stato fornito dal portavoce delle Forze Armate, colonnello Michel Ledru, il quale ha aggiunto che ulteriori ribelli sono stati catturati, e che sono stati confiscati loro armi e munizioni. Nel territorio di Diffa si sono concentrati i maggiori attacchi ma come riferito dal comandate: “Abbiamo intrapreso i passi necessari a garantire la pace e la sicurezza della popolazione. Chiediamo pertanto agli abitanti di non lasciarsi prendere dal panico”.

Ieri inoltre a Postiskum nel quartier generale della campagna elettorale del governatore dello stato, Ibrahim Geidam, è stato fermato un aspirante kamikaze. L’attentatore cercava di introdursi dentro l’edificio ma la folla insospettita dall’individuo ha cercato di fermarlo. L’uomo scappando ha trovato rifugio in una struttura abbandonata dove si è lasciato esplodere.

Gli attacchi da parte dei terroristi di Boko Haram sono aumentati da quando l’Unione Africana ha deciso di schierare un esercito di uomini proveniente dal Ciad, Niger e dal Camerun. In un provocatorio video diffuso in rete il leader del gruppo islamico ha affermato: “Radunate tutte le vostre armi e affrontateci. Siete i benvenuti! Inviate 7000 soldati? Perché non ne inviate 70 milioni? Settemila sono pochi, li cattureremo uno a uno. Le truppe di Allah vinceranno sugli infedeli. Non può esserci tregua tra di noi fino alla morte”.