Sieropositivo contagiò decine di partner: condannato a 22 anni

La prima Corte d'Assise d'Appello di Roma ha condannato a 22 anni di reclusione Valentino Talluto, il 34enne di origini siciliane, sotto processo perchè accusato di aver contagiato con l'Hiv 32 persone. In primo grado era stato condannato a 24 anni per lesioni gravissime, ma era caduta l'imputazione di epidemia dolosa. In seconda istanza la pena è stata ridotta di due anni poiché Talluto è stato assolto parzialmente per quattro degli episodi contestati. La parte assolutoria della sentenza è motivata con formula dubitativa, ossia per i giudici esiste un dubbio che il contagio di queste quattro ragazze sia stato provocato da Talluto.

L'accusa

Secondo l'accusa Talluto, a partire dal 2006, avrebbe infettato le sue partner con rapporti sessuali non protetti. A tutte chiedeva, come riporta l'Ansa, di non utilizzare il preservativo per provare maggiore piacere. Durante l'udienza di oggi, la pm Simonetta Matone, nel motivare la sua richiesta di condanna a 30 anni di carcere, ha chiesto di ripristinare l'imputazione di epidemia

Ong Differenza Donna: “Sentenza importante”

“La Corte d'Assise d'Appello non ha riconosciuto il reato di epidemia – ha spiegato l'avvocato Maria Teresa Manente, responsabile legale della Ong Differenza Donna, che si è costituita parte civile commentando la sentenza -. Ha confermato, però, il giudizio di primo grado ravvisando nella condotta di Talluto una gravissima e pianificata aggressione alla libertà delle donne. Una guerra contro le donne, condotta nell'intimità delle relazioni. Nonostante la Corte non abbia riconosciuto il reato di epidemia – ha concluco – è comunque una sentenza importante che riconosce la gravita della condotta del Talluto che ha voluto contagiare il maggior numero di donne, scegliendo e imponendo modalità e regole sessuali''.