Allarme per un’epidemia di meningite in Niger: 18 morti in 3 mesi

Dallo scorso novembre in Niger è in corso un'epidemia di meningite che ha fatto contare 559 casi e 18 morti

sahel

E’ paura in Niger, paese dell’Africa Centro occidentale, per un aumento di casi di meningite batteria che ha ucciso già 18 persone. La meningite è una malattia del sistema nervoso centrale, generalmente di origine infettiva, caratterizzata dall’infiammazione delle meningi, le membrane protettive che ricoprono l’encefalo. Si cura con antibiotici o antivirali.

La “Cintura della meningite” è un’area subsahariana dove i ceppi A del meningococco sono responsabili di oltre l’80-85% dei casi e sono responsabili del trend endemico e ciclicamente epidemico della meningite.

La “cintura della meningite” in Africa

Allarme per un’epidemia di meningite in Niger: 18 morti in 3 mesi

Dallo scorso novembre in Niger è in corso un’epidemia di meningite che ha fatto contare 559 casi e 18 morti. Il Paese si trova in quella che viene definita ‘cintura meningitica’, un’ampia area che attraversa il continente africano da est a ovest ed è caratterizzata da epidemie stagionali ricorrenti. “Tuttavia, l’epidemia in corso mostra un aumento sia del numero di casi, sia del tasso di crescita rispetto alle stagioni precedenti”, avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità in una nota. L’epicentro dell’epidemia è la regione di Zinder, al confine con la Nigeria.

Le autorità sanitarie, in collaborazione con l’Oms e la Global Alliance for Vaccines and Immunization (Gavi), hanno già avviato una campagna di vaccinazione nella fascia di età compresa tra i 2 e i 29 anni raggiungendo una copertura quasi totale di questa popolazione. Ciononostante, la situazione continua a preoccupare: la stagione delle epidemie di meningite è appena all’inizio (generalmente va da gennaio a giugno); inoltre, “il verificarsi simultaneo di altre epidemie nella stessa regione (morbillo, difterite e Covid-19), l’insicurezza e lo sfollamento della popolazione – tutti nel contesto di una crisi umanitaria prolungata – possono contribuire alla diffusione dell’epidemia”, afferma l’Oms. Al momento il livello di rischio legato all’attuale epidemia è considerato alto a livello nazionale, moderato a livello regionale e basso su scala globale. Non sono state raccomandate restrizioni ai viaggi né agli scambi commerciali con il Paese.

Fonte: Ansa