La Polizia di Stato festeggia 165 anni. Il presidente Mattarella: “Grati e riconoscenti”

Centosessantacinque anni di servizio per la Polizia di Stato, dalla fondazione (nel 1852) a oggi, “festeggiati” sulla terrazza del Pincio, a Roma, alla presenza delle massime cariche dello Stato. La Capitale d’Italia, in un momento di forte instabilità politica a livello mondiale, celebra l’anniversario ricordando l’impegno e la dedizione del corpo di pubblica sicurezza con consegna della Medaglia d’oro al Valore civile nonché attribuendo un riconoscimento ai caduti in servizio. Nello scenario pinciano, è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a salutare i rappresentanti della Polizia, esprimendo il ringraziamento, a nome della Nazione, per il loro operato quotidiano: “Desidero esprimere alle donne ed agli uomini della Polizia di Stato i sentimenti di apprezzamento e riconoscenza dell’intera comunità nazionale per l’opera svolta a tutela della sicurezza delle persone, del sereno esercizio delle libertà democratiche e della convivenza sociale”. In particolare, Mattarella ha voluto lodare l’impegno verso le popolazioni del centro Italia colpite dal sisma dello scorso agosto (e dalle successive scosse): “Le donne e gli uomini della Polizia di Stato, intervenendo nelle aree del colpite con umanità, dedizione e encomiabile spirito di servizio, hanno contribuito al soccorso e al sostegno alle popolazioni così duramente provate dal terremoto. Di tale generoso impegno è stato dato riconoscimento con il conferimento alla Bandiera della Medaglia d’Oro al Valor Civile”.

Le sfide della Polizia

Nell’ambito delle celebrazioni, il capo dello Stato ha colto l’occasione per ricordare la fondamentale importanza del lavoro delle Forze dell’ordine alla luce “delle multiformi minacce del terrorismo e dell’accresciuta esigenza di tutela di persone e obiettivi esposti a rischio”. In questo difficile contesto, “prezioso è stato lo sviluppo e l’affinamento di nuove competenze e sensibilità, in sinergia con le altre Forze di Polizia e in contesti di cooperazione internazionale. Metodologie utili altresì nella lotta alla corruzione, alle mafie, ai loro patrimoni illeciti e alle infiltrazioni criminali nell’economia e nelle pubbliche amministrazioni”.

Gabrielli: “La mission: presenza sul territorio”

Ma, assieme alle celebrazioni, c’è spazio anche per tirare qualche somma delle recenti attività del corpo. Numeri che, stando a quanto riportato dal Capo della Polizia, Franco Gabrielli, si attestano su standard positivi: i reati sono infatti in calo (8,6% il tasso di delittuosità sul territorio italiano, con 164.799 persone controllate, 375 arrestate e 686 poste sotto indagine in stato di libertà) ma il riscontro numerico, ha precisato il prefetto di Roma, “non coincide con la percezione di una comunità che si sente spesso smarrita e spaventata”. Tradotto: il senso di sicurezza delle persone è poco, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca. Ecco perché il Capo della Polizia insiste nel ribadire il motto che, da sempre, contraddistingue l’operato della Polizia di Stato: “Esserci sempre: la nostra mission primaria è la presenza sul territorio”.

 

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